Nr. 28
E MAIL ALLEDITORE
A proposito di Cicap e Omeopatia
Da: giuliovalerio@libero.it
Gent. Dott. Mosconi,
come associazione di cittadini Le poniamo soltanto una semplice
domanda: come mai da oltre 100 anni si è imposta
la medicina "ufficiale" e non quelle alternative,
tipo l'Omeopatia?
Decido di accettare il colloquio perché Vi presentate
come cittadini e quindi Pazienti che hanno sempre diritto
ad una spiegazione dal Medico.
Non posso pretendere che Voi possediate la conoscenza, comè
doveroso per i Professionisti della Medicina, ma, anzi,
sento il dovere di guidarvi verso la corretta informazione.
Sottolineo che è impossibile esaurire un argomento
come questo nel breve arco di questa mia esposizione.
Una breve premessa alle risposte che cercherò di
darvi meglio che posso.
La Medicina non si può dividere in Ufficiale e/o
Alternativa.
La Medicina è una ed ha per unico scopo la guarigione
del Paziente ed il Medico ha il dovere di conoscere e studiare,
tenendone poi conto nella sua pratica quotidiana per praticare
lui stesso o per fornire il miglior consiglio al Paziente,
il maggior numero, per Lui possibile, di sistemi curativi
che Lo portino ad ottenerla rispettando i cardini del comportamento
terapeutico.
Cardini della Medicina sono tre semplici principi ai quali
senza eccezione il Terapeuta si deve attenere:
(Paolo Dott. Mosconi Medico Omeopata -)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
AMBULATORIO VETERINARIO
La visione degli animali (prima parte)
Ogni impulso stimola una serie di connessioni all'interno
dei
complessi circuiti della retina che rimangono codificati
e analizzati
prima di passare al cervello.
Le cellule sensibili alla luce dove ha inizio questa catena
deventi sono
di due tipi diversi: quelle a forma di bastoncelli che
funzionano quando c'è poca luce però non vedono
i colori, mentre
i coni entrano in azione quando la luce è più
abbondante e
servono per una visione dettagliata e registrare i colori.
Il gatto ad esempio, possiede coni molto sensibili al blu
ed al giallo però manca apparentemente del tipo che
noi abbiamo per percepire i rossi intensi.
Rispetto ai coni nel denso mosaico di l0 milioni di cellule
che
approssimativamente formano un'immagine, quando ad esempio,
un corvo contempla il mondo dall'alto, lo fa con occhi la
cui struttura è similare a quella del gatto e anche
alla maggioranza dei vertebrati incluso l'uomo.
Ma questo non significa che gli animali che hanno occhi
similari ricevano immagini similari.
Ognuno interpreta quello che vede del suo mondo, secondo
la sua forma di vita e i suoi bisogni.
Però alcuni animali hanno occhi sensibili ad altri
colori primari che noi
non percepiamo ed è per questo che possono vivere
in un mondo di
colori completamente diverso.
La vista della rana è una di quelle maggiormente
studiata nel mondo
animale: che cosa dice in più l'occhio della rana
al suo cervello?
In ogni occhio ci sono più di un milione di cellule
che esplorano l'intorno per raccogliere frammenti dinformazioni
utili.
Per esempio ci sono cellule che vengono stimolate unicamente
da linee e bordi verticali, mentre ci sono altre che solo
rispondono ai tratti orizzontali..
Gli occhi possono registrare anche linee diagonali, movimenti
in diverse direzioni, i cambi sensibili di luce, ombre e
altre cose.
Nella retina della rana ci sono delle cellule disegnate
per rispondere unicamente a contorni.
Può servire per selezionare il movimento fra l'ampia
gamma di informazioni.
Per una rana il movimento significa due cose: pericolo o
cibo.
Le rane catturano e mangiano solo insetti vivi.
E possibile che le parti immobili dell'immagine svaniscano
nella mente
della rana, mentre il minimo movimento attiva cellule speciali
del
cervello che le permettono di essere sempre all'erta.
Tornando al gatto questo è un'altro animale la cui
vista è stata ben
studiata.
Le ricerche suggeriscono per esempio che gli occhi dei gatti
non
percepiscono i colori come gli occhi umani.
(Francesco Dott. Vignoli Veterinario in Castelfranco
E.)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
LANGOLO DEL RADIONICO
Stai bene? No grazie!
Alla mia età, ho regolare frequentazione con individui
che hanno già superato la seconda età, vivono
come possono la terza, qualcuno anche la quarta età.
A tutti, se viene domandato il loro stato di salute, rispondono
che è buono, che ne sono soddisfatti; eppure, di
quando in quando qualche persona scompare dalla vista, non
sempre definitivamente, ma sempre per motivi legati alla
salute.
Quindi, anche prima la loro salute non era proprio tranquilla,
se poi hanno dovuto affrontare un problema di messa a punto,
e allora cosa significa questo?
Che il concetto di salute è un concetto variabile,
che si distanzia sempre troppo, e lavanzare delletà
anagrafica nè una componente, dal concetto
di salute in assoluto.
Naturalmente, secondo me, durante larco dellesistenza
questo concetto di salute in assoluto va visto come un carattere
asintotico, cioè avvicinabile ma non raggiungibile,
poiché nessuno potrà essere esente dallaffrontare
qualche periodo di sfasamento.
Allora la personale convinzione di salute della maggior
parte delle persone oltre ad essere un concetto variabile,
si vincola a particolari funzioni che si riescono a mantenere,
accompagnate da altre ritualità che da un certo momento
in avanti diventano obbligatorie.
Mi spiego meglio: non posso contare il numero di persone
che dicono di stare bene che prendono una o due pastiglie
al giorno per via della pressione del sangue troppo alta
da tenere sotto controllo.
Una pastiglia o due prendono alcuni secondi in una giornata,
che scorre poi (così sembrerebbe) normalmente, quindi
la limitazione ad usufruire del proprio corpo è accettabile,
quindi è di nuovo una libertà totale, o semitotale,
e quindi come tale può essere enunciata.
La stessa cosa vale per il diabetico che fa la sua punturina
dinsulina e poi può mangiare quello che vuole,
per il bevitore che prende un plegil e può nascondere
la sua condizione a tutti. Ma non basta, perché a
questo punto interviene una forma desaltazione strana,
che porta queste persone a vantarsi del loro stato, superato
secondo loro furbescamente e tempestivamente con lapporto
di un nonnulla, una sfumatura, pochi secondi, magari pagati
dalla mutua.
(Diego Melandri Radionico -)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
LA PULCE NELLORECCHIO
Vi siete mai chiesti come mai ladamità si
dibatte sempre nei medesimi problemi di comportamento, alle
prese sempre con le stesse emozioni, sentimenti e reazioni.
Qualè il progresso?
E inutile prendersela con gli adulti se si rivolgono
alla magia per risolvere i loro problemi, il fenomeno non
esisterebbe se fin dalla prima fanciullezza evitassimo di
riempirgli la testa con storie di streghe e simili.
Chi ha portato i propri figli a vedere Harry Potter, (penso
si chiami così) è molto più colpevole
del sedicente mago Thelma.
E vi siete mai chiesti se quello che fate guardare o leggere
ai vostri bimbi ha senso!
E necessariamente così che dobbiamo alimentare
la loro fantasia e creatività?
Gli stiamo insegnando la libertà di pensiero o li
stiamo avviando alla tossicodipendenza?
LEGGENDO,LEGGENDO
..
Quando gli dei scesero sulla Terra
Le radici divine delle antiche civiltà
Alan F. Alford
Newton & Compton editori
€ 16,69
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