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Radionica
Sulle affermazioni della Pulce
L'ANGOLO DEL RADIONICO - a cura di Diego Melandri,
radionico
Sulle affermazioni della Pulce.
Sostanzialmente vedo due motivi di discussione
nelle parole della Pulce, (n°28) il primo che le emozioni
negative degli umani sono rimaste le stesse dall'inizio della
creazione, su cui concordo, e che far credere alle favole
ai bambini sarebbe come creare una forma di dipendenza mentale
su cui invece non concordo.
Se le emozioni negative che ci troviamo a combattere sono
sempre uguali, forse non è colpa di nessuno, non è
colpa di una mancata evoluzione che ci avrebbe dovuto far
eliminare qualcuna di esse, forse è segno di una enorme
forma di giustizia, cioè che l'uomo per migliorare
se stesso deve impattare gli stessi ostacoli emozionali di
sempre, in un arco di tempo che, guardando verso il futuro,
ancora non si sa quanto possa essere lungo. La battaglia con
se stessi, giustamente deve compiersi negli stessi termini,
sennò varrebbe la regola dell'arrivismo, quella delle
possibilità economiche, io possiedo, posso, quindi
devo trovare anche minori difficoltà.
Regola che vale solo per le esteriorità, per fortuna,
così da rendere tutti uguali gli uomini che vogliono
capire e capirsi, senza alcuna differenza esteriore mostrabile
o acquistabile con moneta.
Arrivo al secondo motivo di interesse delle affermazioni della
Pulce: no, secondo me raccontare le favole ai bambini è
giusto, perché devono mantenere la capacità
di sognare, che l'impatto con le difficoltà della vita
tenderà poi a ridurre di molto.
Potter è solamente l'ultimo disponibile di questi sogni,
confezionato con le più moderne tecniche, ma facente
parte di una tradizione che secondo me non morirà mai.
In realtà, le favole che parlano di magia non sono
elemento di confusione, né elemento di distrazione,
quindi non sono colpevoli di inficiare la vera e sensata maturazione
di un essere umano. I veri colpevoli stanno altrove, specie
nelle trasmissioni televisive dove albergano il facile successo,
la bellezza, la forma fisica, il fascino e le facili occasioni
e prestazioni amorose.
Le favole sono le fiaccole che tramandano la luce di una cultura
che da sempre qualche potere politico o economico ha cercato
di spegnere, sono la volontà di far capire che la magia
esiste, esiste ancora, come è esistita nei tempi remoti,
ed è una cultura della energia, di come si possa evidenziare,
manipolare e dirigere con le tecniche giuste e con la giusta
attenzione. La cultura dell'energia che già da molti
decenni Heisemberg ha teorizzato in Fisica atomica e Maxwell
ha dimostrato con formule matematiche, ma che molti altri
personaggi tendono a deridere. E noi li lasciamo lì
dove si trovano. Le favole trattano personaggi con nomi fissi
e stabiliti, persone che oggi sembrano scomparse, ma non è
così.
Ecco che il primo tema del discorso provocatorio della Pulce
si ricollega al secondo tema, le emozioni negative non sono
cambiate, difatti anche oggi esistono gli orchi, come altrimenti
definireste i pedofili?
Magia, un tempo, quando esisteva una differenza di conoscenze
mediamente molto maggiore di quella del giorno d'oggi, era
la prima cosa che veniva in mente, la conoscenza dei meccanismi
di azione non suggerisce affatto un nome simile. Per gli indiani
d'America, i primi esploratori bianchi avevano il tuono in
tasca, ma poi anche loro hanno utilizzato i fucili. Tutto
ciò che si manifesta come una possibilità a
noi sconosciuta può essere definito col nome di magia,
ma si tratta solamente di limitata conoscenza, oppure della
volontà di ignorare un sistema di credenza che
possiede capacità effettive di interazione con gli
esseri umani.
La Magia è qui nello stesso modo dei tempi delle favole.
Una costante dei racconti di favole è che il potere
magico o si manifestava all'improvviso, oppure si poteva andare
a cercare, ma in posti lontani ed ardui da raggiungere, ebbene
oggi il cultore testimone tedoforo della cultura magica dell'energia
è ancora nascosto, cioè reperibile, ma dopo
una doverosa ricerca di informazioni. Oggi questo versante
energetico della vita e della natura può essere un
primario interesse, ma non la ufficiale occupazione, salvo
l'eccezione che la Pulce stessa ha citato: il mago Otelma.
Più di così non potrebbe farsi pubblicità,
credo sia più noto di Berlusconi, così agghindato,
così esagerato, tanto da passare da coglione, ma coglione
non è.
Lui è una plateale dimostrazione che la fiaccola della
disciplina semplicisticamente definita Magia, per cui lui
è il mago, il divino mago, continua a rimanere accesa.
In realtà Otelma applica le possibilità autoguaritrici
dello stato di tensione che è capace di procurare nei
soggetti già come si presenta agghindato, il che provoca
una possibile sensibilità ipnotica in una certa percentuale
di chi lo guarda; le semplici induzioni da lui suggerite possono
quindi avere effetto, bravo Otelma. Vedi allora, cara Pulce,
che forse hai sbrigato con troppa fretta e con troppe poche
parole un argomento guarnito! Mai nelle parole adoperate da
Otelma ho
trovato dei suggerimenti sbagliati o sballati, anche nei semplici
saltelli o movimenti che lui consiglia, esiste la possibilità
di muovere in qualche modo l'energia che può essersi
bloccata, ed ogni problema fisico può essere ricondotto
ad un blocco energetico.
Secondo la disciplina dell'energia, essa deve circolare in
continuazione, vedi agopuntura cinese, non deve mai fermarsi,
guai, l'energia statica rappresenta la morte. Ogni rimessa
in moto dell'energia impedita o bloccata in qualche settore
del corpo umano è suscettibile di provocare un effetto
passabile per magia.
Gesù, che sia esistito o no, ma diamo per postulato
di sì, è stato uno dei più grandi guaritori,
tale da passare come l'uomo dei miracoli, ma che tipo di miracoli
ha mostrato in definitiva? Mai ha fatto crescere un arto a
chi non lo aveva o ha fatto vedere chi non aveva gli occhi,
ha fatto invece camminare gli storpi che avevano tutt'e due
le gambe o ha ridato la vista a chi non vedeva, ma non perché
non aveva gli occhi, ce li aveva, ma non arrivavano a captare
la luce.
Posso pensare che il potere gestito da Gesù, da qualsiasi
parte gli venisse, era un potere energetico sbloccante, certamente
potente e altrettanto certamente stupefacente per chi assisteva
alla guarigione.
Andiamo indietro, fino a dove ci sia possibile, l'operato
degli dei venuti sulla Terra, i nostri possibili parenti o
manipolatori genetici, cosa poteva sembrare ai primi uomini
se non miracolo o Magia?
(Diego Melandri - Radionico -)
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