Nr. 34
OMEOPATIA
Forza vitale e autoconservazione - 2°parte -
Il
primo passo per procedere ad una corretta definizione di
Omeopatia è rendersi conto che qualsiasi definizione
di un sistema che operi sull'uomo deve partire dall'analisi
e comprensione della concezione che questo ha dell'uomo
stesso e della vita.
Per
fare ciò l’unico procedimento che mi sembra
sensato è quello di far riferimento ai testi di H.
ed a quelli di K., che ne fu appassionato e fedele seguace,
nonché autore di opere fondamentali, che permisero
all’Omeopatia di crescere e migliorarsi rimanendo
fedele a se stessa. H. e K., avevamo aperto le porte ad
un nuovo modo di concepire l’uomo che fino ad allora,
come anche oggi, non era per nulla proprio della mentalità
occidentale e tanto meno del positivismo scientifico che
ne deriva.
Il
primo principio fondamentale dell'Omeopatia è che
l'organismo umano è governato dalla Forza Vitale.
H.
dall’Organon:
1. : «Nello stato di salute dell’uomo la forza
vitale, vivificatrice e misteriosa, domina in modo assoluto
e dinamico (=autocrazia) il corpo materiale (=organismo)
e tiene tutte le sue parti in meravigliosa vita armonica
di sensi ed attività, in modo che il nostro intelletto
ragionevole si possa servire liberamente di questo strumento
sano e vitale per gli scopi superiori della nostra esistenza.»
2. :«L’organismo materiale, considerato senza
forza vitale, è incapace di alcuna sensazione, di
alcuna attività e di autoconservazione.
Unicamente
l’essenza immateriale - principio vitale, forza vitale
- conferisce all’organismo materiale, nello stato
di salute e di malattia, tutte le sensazioni e determina
le sue funzioni vitali.»
Quindi:la
forza vitale determina le funzioni vitali nell’organismo,
sia in salute che in malattia, con lo scopo di autoconservarsi
(o meglio di autoconservare la salute dell’insieme
spirito/mente/corpo).
Il
concetto di Forza/Energia Vitale e quello di autoconservazione
sono importantissimi in Omeopatia e sono, al contrario,
notevolmente, se non quasi totalmente, negati dall'Allopatia,
sia nella fase teorica che in quella pratica, infatti ogni
azione allopatica va proprio contro questa volontà
autoconservatrice dell’organismo.
Nell'essere
umano, secondo l'Omeopatia, ogni funzione, attività,
sfogo, reazione, ecc. è determinata dalla volontà
della Forza Vitale di autoconservare l'organismo che presiede
e se stessa.
Precisiamo che il principio di autoconservazione non ha
nulla a che vedere con il sistema immunitario che è
solo uno dei tanti strumenti che la Forza Vitale utilizza.
(Marcello Mosconi - Omeopata in Mirandola (MO)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
L'ANGOLO DEL RADIONICO
L’APPROCCIO RADIONICO ALL’OMEOPATIA
L’incontro
con l’Omeopatia è stato per me fulminante.
Ne
sono stato affascinato e convinto sin dai primi momenti,
con la consapevolezza di aver incontrato qualcosa che da
quel momento in poi non avrei mai più abiurato.
Oggi
capisco che la componente energetica che riguarda questa
disciplina era la vera matrice per me, che poi mi sarei
addentrato nello studio delle energie.
Energia,
quella del rimedio omeopatico, capace di ricondurre un soggetto
a condizioni di disinvoltura e di funzionamento che ha smarrito,
a condizione però che quello assunto sia adatto,
giusto.
Ecco,
quello della ricerca del rimedio Omeopatico giusto è
veramente la strada fascinosa e deterrente insieme, che
impegna, affina o fa definitivamente desistere chi si addentra
in questa specialità.
Già
che una volta si diceva che l’Omeopata anziano, inteso
sia anagraficamente sia per anzianità di servizio,
era una buona sicurezza per consigliare i rimedi Omeopatici
giusti.
Certamente
l’esperienza ed una nutrita casistica potevano mettere
in grado un Omeopata di lungo servizio di cogliere nel soggetto
quella sfumatura in più, quella leggera caratteristica
in più, rispetto ad un giovane praticante, che lo
potevano condurre ad affidare il percorso di guarigione
ad un rimedio piuttosto che ad un altro.
Ovviamente
il mio percorso mi ha portato a leggere molto sia di informativo,
sia quanto di riservato sulle loro ricerche alcuni dei grandi
dell’Omeopatia hanno voluto diffondere.
Tutti
sanno che l’Omeopatia viene supportata da testi di
diffusione mondiale detti Materia Medica, nei quali testi
vengono riportati i meriti e le valenze di un numero elevato
di rimedi e che in alcuni di questi testi, per facilitare
o per riassumere alcune questioni, vengono elencati per
i problemi più frequenti una serie più o meno
vasta di rimedi che hanno dato prova di essere utili per
i casi relativi.
Ciò,però,
che stimola veramente l’Omeopata in genere è
fondamentalmente un’altra cosa, ossia risolvere un
caso magari impegnativo con l’aiuto di un rimedio
che non sia contemplato per quella casistica, anche allargata,
in nessuna Materia Medica.
Il maggiore Omeopata dell’America del Sud riporta
il suo trionfale successo sulla tosse ostinata di un bambino
per mezzo di Naja Tripudians, sconosciuto da tutte le Materie
Mediche per casi di tosse.
I
grandi maestri, precursori, ed attualmente i valenti continuatori
dell’Omeopatia cercano tutti il successo, ma più
che altro cercano la genialità, il modus che non
può essere comunicato a nessuno, l’ispirazione
felice, il colpo grosso.
Nel
frattempo e di tempo dalla nascita dell’Omeopatia
ne è passato davvero molto, sono mutate moltissime
condizioni, sono mutate le diluizioni capaci di essere attive,
si sono moltiplicati i veleni e le intossicazioni, si è
modificata l’atmosfera che respiriamo, si sono modificate
le stagioni, ma soprattutto sono aumentati a dismisura i
rimedi come numero.
Oggi
ci sono tanti di quei rimedi che non esistono nemmeno più
le Materie Mediche che li descrivono.
La
ricerca di rimedi nuovi è avanzata molto, alcuni
maestri come il greco Vitulkas ne sperimentano sempre di
nuovi.
Come fare allora per aiutare l’Omeopata nella scelta
veloce e sicura e sempre più vasta del rimedio idoneo,
del simillimum, ammesso che oggi esista ancora?
La
risposta è una sola: il mezzo Radionico.
Il
vincolo della ricerca diventa unicamente il soggetto sottoposto
ad indagine, e poiché esso stesso contiene tutte
le risposte in un qualche sito del suo campo energetico,
l’energia stessa del soggetto suggerirà quale
rimedio sia in sintonia, senza tema di errore.
Lo
strumento radionico fornisce subito oltre al rimedio anche
la posologia e cosa più importante di tutte la diluizione
precisa, personalizzata, in grado di agire sul soggetto
fulmineamente ed efficacemente oltre ad un insieme significativo
di informazioni sia fisiche sia psichiche e sia energetiche
del medesimo permettendo così una conoscenza approfondita
che va oltre le indicazioni stesse della materia medica
quando esistenti.
Nulla
ci impedisce, se non l’ego eccessivo, di accedere,
con uno strumento appositamente costruito, direttamente
al luogo che contiene tutte le risposte, il sito depositario
di tutte le spiegazioni, il posto dove tutti gli intrecci
sono conosciuti: il campo energetico della persona che dobbiamo
consigliare.
La
cultura dell’Omeopata, in questo caso, anche se collocata
in secondo piano, non mancherà di rivelare eventualmente
l’aderenza della persona al rimedio trovato radionicamente.
Se
questa aderenza non sarà possibile, verificata l’efficacia
del rimedio, ci si dovrà domandare se esistono sistemi
e schemi energetici ancora a noi sconosciuti.
(Diego Melandri - Radionico -)
Movimento per la ristrutturazione
dell’Insegnamento Universitario di Medicina in Italia.
I
fondamenti:
3
sono di diritto uno di fatto
il diritto di istruzione sancito dalla Costituzione della
Repubblica
il diritto di scelta sancito dalla medesima
il diritto delle persone di avere a disposizione professionisti
formatisi con la mentalità Energetica e non, come
attualmente si verifica, Allopati camuffati.
Il
bacino di utenti creatosi in questi ultimi vent’anni
(nove milioni e più di Italiani) che utilizzano la
Medicina Naturale.
Lo
stato dell’arte:
Attualmente
chi decide di frequentare la facoltà di Medicina
in Italia può studiare un unico tipo di Medicina:
quella basata sull’utilizzo di prodotti chimici.
Solo
dopo aver conseguito la Laurea il Medico può scegliere
di seguire corsi di qualificazione in Medicina Naturale
non organizzati dalla struttura, spesso gestiti dalle aziende
del settore che non possono sempre garantire l’optimum
della formazione.
La
proposta:
Chiediamo
che allo studente di Medicina venga data la stessa opportunità
che ha lo studente di ingegneria.
Dopo
aver frequentato un certo numero di anni comuni per tutti,
riconoscere agli studenti di Medicina la possibilità
di continuare i corsi scegliendo fra l’indirizzo Chimico
e quello Energetico.
Chiediamo
ai nostri lettori di farsi carico di questa ricerca di libertà
facendoci conoscere il loro parere e suggerendoci quale
strategie adottare per portare avanti il Movimento.
(La Redazione di Naturalmail)
Segnalazioni
COMUNICATO STAMPA DELLA
FEDERAZIONE NAZIONALE NATUROPATI HEILPRAKTIKER PROFESSIONISTI
(FNNHP)
Torino,
22 maggio 2002
A
fronte delle notizie apparse su alcuni dei principali quotidiani
nazionali (il "Corriere della Sera" del 18 maggio
2002 e "La Repubblica" del 19 maggio 2002), relativamente
alle "Medicine non Convenzionali", La FNNHP, presente
con i suoi rappresentanti al congresso di Terni, sente il
dovere di comunicare al pubblico la sua opinione in merito
a quanto accaduto in quella sede, e riguardo il comunicato
stampa della FNOMCEO.
La
Federazione degli Ordini dei Medici, FNOMCEO, avrebbe votato
il 17 maggio 2002 a Terni un documento dove si insisterebbe
sulla necessità che alcune "terapie o medicine
non convenzionali", tra cui ad esempio l'omeopatia,
debbano ritenersi "atti medici", da praticarsi
in via esclusiva da laureati in medicina.
La
Federazione degli Ordini dei Medici ha così affermato
la sua appropriazione, che noi riteniamo indebita, di qualsivoglia
MnC (Medicine non Convenzionali).
Le
MnC sono praticate da 10 milioni di italiani e per questo,
pur di non dividere con altre figure professionali tale
bacino di utenza, e quindi tale bacino economico, la FNOMCEO
è arrivata a questa posizione arbitraria e priva
di alcun fondamento tecnico specifico sulle varie MnC e
tanto meno giuridico[1].
Oltretutto
ha fatto tale dichiarazione infischiandosene letteralmente
di quanto affermato dalle stesse figure politiche intervenute
a Terni, che ribadivano la necessità di riconoscere
il diritto ad esercitare le MnC anche ad operatori non medici,
regolamentandoli in modo dignitoso e a tutela della salute
pubblica.
Non
importa alla FNOMCEO se tali medicine sono ritenute, per
la maggior parte, non efficaci dalla scienza medica tradizionale,
non importa se la cultura da cui derivano le MnC è
contraria alla cultura che forma il medico. Le MnC dicono
di poterle praticare solo loro, però solo quelle
provatamente efficaci (?), perché un medico, per
regolamento (art. 12 e 13), è obbligato a praticare
solo ciò che è scientificamente efficace.
Può
essere logico che un medico, con tal limitazione regolamentare,
e soprattutto con una linea di pensiero e una pratica del
tutto opposte alle MnC sia l'unico possibile referente per
avere risposte genuine su come curarsi in modo alternativo
?
Questo
è un modo subdolo ma concreto per impedire ai cittadini
di decidere come curarsi, cioè di esercitare il loro
diritto alla libertà di scelta terapeutica.
La
maggior parte delle MnC non sono efficaci per la scienza
ufficiale e molte di queste, come l'Omeopatia (che è
una delle principali), non potranno mai esserlo secondo
i criteri di valutazione della medicina convenzionale, e
le commissioni parlamentari per i medicinali non convenzionali
hanno già stabilito che non potranno essere usati
altri criteri se non quelli tradizionali.
Allora
è importante che tutti riflettano su questo:
se le MnC possono praticarle solo i medici, e i medici possono
prescrivere solo ciò che è scientificamente
efficace, e alcune di queste MnC non hanno indicazioni terapeutiche
approvate (vedi rimedi omeopatici), allora le MnC non avranno
quasi più possibilità di essere praticate
degnamente.
Non
si potrà più avere alcuna figura professionale
a cui rivolgersi e che possa genuinamente ed esclusivamente
praticare Omeopatia e altre MnC, quindi non esisterà
più alcuna figura che garantisca un punto di vista
esclusivamente alternativo.
Come
può un cittadino esercitare il suo diritto di scelta
terapeutica in queste condizioni di palese repressione di
fondamentali verità culturali che stanno dietro la
nascita e il diffondersi delle MnC ?
La
libertà di scelta terapeutica si esercita conseguentemente
alla propria filosofia di vita, cultura ed esperienza, ed
è un valore sacrosanto e inviolabile che investe
la dignità del cittadino che esercita tale diritto
costituzionale.
I
medici hanno assunto una posizione da tutori/padroni dei
cittadini, mentre dovrebbero essere dei professionisti che
esercitano un servizio, e non dovrebbero comportarsi come
se avessero la proprietà della salute e delle scelte
dei cittadini. Invece dall'alto della loro posizione calpestano
i nostri diritti, i diritti di tutti, decidono che nulla
è importante: valori culturali, aspetti specifici
di ogni MnC, gli stessi fondamenti della loro medicina (che
sono pronti a ignorare pur di avere tutto per loro), e la
libertà di scelta terapeutica dei cittadini.
Noi
Naturopati Heilpraktiker Professionisti, rappresentati dalla
FNNHP, riconosciuta dalla Unione Europea Heilpraktiker Professionisti,
facciamo presente che le principali MnC non possono essere
considerate semplici terapie e nemmeno medicine suddite
di quella tradizionale, ignorando la loro specifica filosofia
e i precisi fondamenti, perché tali MnC non necessitano
per essere praticate dell'intervento di un medico, perché
non si basano sulla diagnosi nosologica.
La nostra è una figura professionale autonoma rispetto
a quella del medico, e rappresentiamo una garanzia di vera
libertà di scelta terapeutica e di un corretto pluralismo
culturale.
La nostra professionalità è riconosciuta ormai
da tempo in stati come la Germania che fa parte della Unione
Europea così come ne facciamo parte noi. L'unione
Europea sancisce il principio di libero scambio di merci
e professioni (direttiva 92/51/CEE).
Alla voce "Naturopatia" sul Grande Dizionario
Enciclopedico UTET troviamo:
"L'esercizio
della Naturopatia è affidato al Naturopata professionista
che opera autonomamente rispetto ad altre figure attive
in ambito sanitario (medici, psicologi, ecc.)."
Vi
preghiamo di divulgare con ogni mezzo e a più persone
possibile il seguente comunicato stampa, per creare una
catena di dissensi ampia e compatta, e vi invitiamo a scrivere
anche alle forze politiche per chiedere che vengano riconosciute
le figure professionali specifiche delle MnC, garanti di
un corretto pluralismo culturale e della libertà
di scelta terapeutica.
1]
Ci sono professionisti tutelati dalla costituzione, articolo
35 1°comma e 41 1°comma, nonché dalla sentenza
della Cort.Cost. 149 del 1988
(Dr. Rudy lanza Pres. della FNNHP
Via Vela, 49 Torino
Tel/Fax 0121/901438
www.naturopatia.it
email: lanza@naturopatia.it
)
Nel sito esiste una sezione forum
in cui chiunque può intervenire proponendo argomenti,
domande o quantaltro desidera.
Moses S.r.l. declina ogni responsabilità dellutilizzo
che è fatto degli articoli proposti e consiglia,
prima di intraprendere una qualsiasi terapia, di consultare
professionisti accreditati.
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