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Omeopatia: un grande imbroglio
E-MAIL ALL'EDITORE
Ci scrive un nostro lettore:
Francamente crediamo che l'Omeopatia sia un grande imbroglio
e facciamo propaganda per dissuadere i gonzi dal credere
che abbia un qualche effetto terapeutico.
Abbiamo letto recentemente che un giudice di Catania (Scandinavia)
ha rinviato a giudizio Piero Angela per una trasmissione
contro l'Omeopatia fatta da Quark e della quale un nostro
iscritto ci ha inviato la cassetta.
Ma questo è il paese che crede anche a Di Bella!
QdV (Ass. Qualità della Vita)
Rispondiamo:
E' vero l'Omeopatia non
ha effetti terapeutici ma la Medicina
Omeopatica si.
Sto scherzando un poco ma sarei veramente curioso di sapere
se conoscete la differenza e sorpreso di sapere che la conosciate,
ma non è possibile per la frase d'esordio, magari
poi V'interrogo come farò coi signori del CICAP se
avranno la bontà di studiare.
Sono sorpreso, ma non troppo, perché lo fanno anche
altri ben più eterotitolati e colpevoli di Voi, dalla
disinvoltura con la quale vi assumete la responsabilità
di consigliare persone, magari bisognose, su una branca
della Medicina (che, ricordate, è sempre una ed una
sola ed ha l'obiettivo unico della guarigione del Malato
nel rispetto della sua totalità ed individualità)
di cui siete per nulla a conoscenza, dissuadendole, deviandole
da una scelta che magari potrebbe giovare od, addirittura,
essere risolutiva.
Non deve essere una guerra ideologica, ma una battaglia
per ottenere un risultato condiviso: la salute col minimo
rischio ed il miglioramento della qualità della vita.
Normalmente non è questo il livello al quale decido
di comunicare perché ritengo che, per una sana dialettica,
sia necessario che entrambe le parti posseggano le nozioni
di base della Materia di cui si discute; se le possedessero,
questa discussione non avverrebbe più e le asserzioni
sarebbero diverse da quelle poste nell'evidente mancanza
di conoscenza dell'argomento che sono costretto a supporre
sia il caso dello scrivente.
Per determinare la validità di un metodo se ne studiano
le caratteristiche e si verificano nella pratica i risultati,
nella peggiore delle ipotesi ci si accerta di chi siano
gli assertori ed i praticanti.
Nel caso dell'Omeopatia, milioni di Pazienti (nel 1997 In
Italia c'erano dodici milioni di fruitori abituali e fino
ad oltre venti se calcoliamo i saltuari), in Germania nel
1999 c'erano duecentocinquantamila diplomati in Heilpraxis
(cioè gli Heilpraktiker che utilizzano i prodotti
Omeopatici), Centinaia di migliaia di Medici, Medici Veterinari,
Allevatori di bestiame (vedi produzione del Parmigiano Reggiano),
Dottori in Agraria, Agronomi (coltivazioni biodinamiche
Steineriane che forniscono l'humus novus per i terreni sterilizzati
dalle colture intensive) in tutto il mondo, centinaia di
corsi d'insegnamento a livello universitario con diplomi
di specializzazione post laurea, (non in Italia la specializzazione,
ancora per poco cioè fino a quando, cessando di pagare
multe miliardarie al tribunale europeo dell'Aia per inadempienza,
si adeguerà alle norme comunitarie anche in materia
di rimborso dei farmaci Omeopatici (finora solo per gli
stranieri residenti o turisti) e cesserà di essere
la Cenerentola delle Multinazionali Farmaceutiche che fanno
il bello ed il cattivo tempo, sì nelle università
italiane più avanzate, sì in Europa con la
legislazione comunitaria in campo di sanità), decine
d'Aziende Farmaceutiche Multinazionali produttrici di farmaci
Omeopatici e specialità Omeopatiche e Derivate (provi
a dirmi cosa vuol dire "Derivate" e saprò
che sto riferendo ad una persona od ad una Associazione
seria che verifica le informazioni che riceve) costituiscono
un patrimonio molto superiore a quello necessario per sorridere
del bisogno di dimostrare qualcosa a chi a sua volta dimostra
di non avere o di non volere informazione alcuna.
Se non bastasse potremmo citare i campi di ricerca in cui
l'Omeopatia ha influenzato i ricercatori e prodotto risultati
che tutti i giorni abbaiamo sotto gli occhi e senza saperne
l'origine utilizziamo nella nostra quotidianità;
per citare la Vostra (dei questuanti) ragione associativa,
e che hanno migliorato la qualità della vita.
Per stimolare la curiosità citerò, come spesso
faccio per verificare la capacità di ricerca di chi
m'interroga e la volontà di ricercare le risposte
giustificando così la banalità del colloquio,
l'utilizzo dei presupposti Omeopatici ed Omotossicologici
(un'altra parola da capire, bah!) in enologia, enocoltura
ed in Tossicologia clinica.
Non domandate al vostro Medico perché non lo sa se
non ha studiato; sarete costretti a cercare ed a dimostrare
la vostra conoscenza e buona fede dialettica.
Se non bastasse poi ci sono io che faccio fede della Disciplina
con Laurea in Medicina, specializzazione in Chirurgia Generale,
PHD e Master's Diplomas in diverse branche della Medicina
e della Medicina cosiddetta alternativa, e 30 (trenta) anni
d'Ambulatorio e Clinica Omeopatica di prima linea e con
alle spalle la sistematizzazione di un metodo antalgico
basato sull'uso combinato di più sistemi e farmaci
Omeopatici (Biomesoterapia) che è ora praticato in
15 paesi del mondo e 20 (venti), anni d'insegnamento in
Scuole ed Accademie con allievi Medici Laureati italiani
e stranieri che ora esercitano.
Come me ce ne sono molti sparsi per il vasto mondo.
Trovo ironico pensare che, nella sua ricerca della scazzottata
del sabato sera, abbia avuto la sfortuna di incontrare Bruce
Lee.
SuperQuark.
Non ho visto la trasmissione ma se dei Colleghi Medici hanno
ritenuto di citare il signor Piero Angela non posso pensare
che lo abbiano fatto per passare un quarto d'ora ma mi è
più facile la convinzione che lo facciano per creare
un precedente che scoraggi i faciloni o i dolosi dal fornire
informazioni devianti all'opinione pubblica che purtroppo
si fida ancora dei media, manipolatori prezzolati di informazioni,
piuttosto che della sua ricerca consapevole e critica.
Se vuole parlare d'Ingegneria consulterà senza dubbio
un Ingegnere, se di Dermatologia non consulterà un
Otorinolaringoiatra, se vuole parlare d'Omeopatia
...
Ora, ripeto che non ho visto la trasmissione, il signor
Piero Angela ha consultato Medici Omeopatici accreditati
per informare il pubblico?
Oppure hanno parlato tutti, come il solito del resto, tranne
coloro che hanno studiato e praticato la Disciplina di cui
si tratta.
In altra sede ho commentato bonariamente, per carattere
sono accomodante, i pareri espressi da eminenze scientifiche
sul problema della trasmissione del signor Piero Angela
che comunque resta un giornalista e non un esperto ed il
suo parere ed orientamento ne sono la conseguenza ovvia.
Ripeto, per dare opinioni su qualunque argomento bisogna
conoscerlo e con me non si può barare sulla conoscenza
dell'Omeopatia e chi lo fa si assume la responsabilità
e le conseguenze della sua ignoranza smascherata anche se
l'ignorante è un Omeopata (di cui ovviamente, come
in ogni attività umana, distinguiamo diverse categorie
e livelli per conseguenza).
Non sono aperto ad ulteriori contatti epistolari di questo
tenore che considero una perdita di tempo che è il
nostro bene prezioso.
Spero tuttavia che questa sia un'occasione di curiosità
e di critica (in senso filosofico) costruttiva per Voi e
la Vostra associazione e che Vi "migliori la vita"
com'è mio augurio.
Prof. Di Bella
L'argomento non è di mia pertinenza ma impiegherò
altri due minuti che credo non sprecati perché dedicati
alla lotta contro l'ignoranza urlatrice.
Nei miei ricordi universitari Modenesi il Professor Luigi
Di Bella è stato il più giovane Cattedratico
Italiano; già a quei tempi (1969) considerato un
genio già sbocciato della Medicina e oggi nel suo
curriculum figurano oltre 45 (quarantacinque) o forse più
anni d'insegnamento universitario e d'attività di
ricerca ai massimi livelli.
Ha conseguito tre Lauree in tre Discipline distanti fra
loro ma complementari per la conoscenza della Medicina e
della Farmacologia in particolare.
Ha un credito internazionale che nessuno dei suoi avversatori
spera pur nelle allucinazioni più spinte.
Prima di lanciare fango o di permettersi di criticare un
uomo ed uno scienziato di questo credito ritengo sia doveroso
conoscere meglio il dettaglio della disputa ed il metodo
di cui si discute perciò Vi fornisco alcuni spunti
..
I farmaci usati dal Professor Di Bella non sono nuovi né
rivoluzionari ma sono abitualmente usati nella terapia delle
malattie proliferative e croniche in tutto il mondo da molti
anni (non se le fabbrica in casa sua e l'Istituto Farmaceutico
Militare di Firenze sapeva benissimo come confezionarle
ed a basso prezzo) e fanno parte di protocolli utilizzati
in tutto il mondo.
Non è quindi nei farmaci il contenzioso e non si
capisce, sempre per chi sa di cosa si sta trattando, quale
sia lo scopo di sperimentare una serie di farmaci già
d'uso corrente e dovunque utilizzati.
Qual è la novità del metodo?
Finalmente qualcuno, Di Bella che resta in ogni modo Allopata,
ha pensato che, invece di prescrivere farmaci in base al
peso del soggetto, fosse più opportuno valutare la
reazione e la tolleranza biologica individuale ai farmaci
dosandone la quantità ed associandoli con promotori
ed attivatori di reazione difensiva (le sostanze non strettamente
antitumorali associate nei suoi protocolli).
Il concetto è che meno risorse sono impegnate nella
digestione dei farmaci tossici introdotti, maggiori saranno
quelle impiegate per il recupero od il mantenimento migliore
possibile dello stato di salute dell'individuo.
La reazione dei globuli bianchi ed il loro comportamento
sono la misura della capacità reattiva individuale
(badare bene che uno reagisce in un modo ed uno in un altro
ed il peso non è un criterio biologicamente valido
per determinare la capacità reattiva, esempio per
i più duri: un uomo di cento chili diabetico tollera
lo zucchero sicuramente peggio di un bambino di due anni
che pesa 12 chili e quindi il dosaggio e la composizione
dei farmaci ne devono tenere conto) e del livello di tolleranza
in tempo reale dei farmaci introdotti questo con 35 (trentacinque)
anni d'Ambulatorio Oncologico precedenti la sperimentazione
fasulla (per i motivi di cui sopra) cui sono stati sottoposti
i suoi protocolli e con un'aura immacolata per ciò
che concerne il dubbio di profitto personale.
Ancora una volta bisogna parlare solo di ciò che
si sa ed in caso d'argomenti importanti di ciò che
si sa bene.
Queste righe non le ho scritte per voi ma per me perché
non mi potrei perdonare di evitare un parere per pavidità
su una vicenda che considererei ridicola se non fosse vergognosa
per la figura dell'uomo che si tenta, invano, di infamare
e per gli interessi fangosi che strisciano subdolamente
intorno e che chi è nella professione conosce bene.
Cercate di accettare la fatica necessaria per migliorare
la qualità della nostra vita.
Un ultimo consiglio un po' zen: masticate almeno 20 (venti)
volte un boccone di mela prima di fare propaganda su qualunque
cosa.
Un ultimissimo consiglio un po' zen: se non avete la mela
non fate propaganda.
(Paolo Dr. Mosconi - Medico Omeopata -)
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