Nr. 16 -
Per contro, l'argomento espresso può contenere stimolazioni troppo tensionali,
tali da superare l'indice di tolleranza del soggetto o il potenziale ipnotico
dell'operatore; in tal caso l'argomento viene registrato dall'interlocutore
come penalizzante. Nel primo caso questi esprimerà atti analogici di
verifica subliminale gratificanti, nel secondo caso penalizzanti (es. raschiamento,
spostamento del capo all'indietro, braccia incrociate, gambe accavallate ecc.)
Gli atti comunicativi possono venir espressi tramite i canali della CNV, che
abbiamo già avuto modo di analizzare o essere contenuti o essere contenuti
naturalmente nell'argomento trattato; sempre però tenendo presente che
sono le implicazioni analogiche ad avere effetti di tipo stimolante ed a poter
quindi essere indicate quali veri atti comunicativi creanti tensione.
Oltre ad avere una funzione induttiva gli Atti Comunicativi svolgono anche un
importante ruolo nei confronti dell'operatore: quello di consentirgli il necessario
scarico di tensioni. L'operatore in fase induttiva non può assolutamente
permettere che le proprie tensioni si manifestino inconsapevolmente attraverso
atti analogici; il soggetto registrandole non sarebbe più disposto a
svolgere il ruolo passivo ed ogni nostro sforzo risulterebbe vano. Combattere
il proprio accumulo tensionale può solo voler dire prevenirlo con comportamenti
consapevolmente insoliti ed appartenenti ad una precisa strategia. Tutti gli
atti comunicativi della fase induttiva esprimono "apertura" da parte
dell'operatore e predisposizione ad accettare positivamente tutte le possibili
manifestazioni del soggetto.
Ora vi decodifichiamo i principali atti comunicativi non verbali.
(Dipnosi - La Comunicazione non Verbale - Stefano Benemeglio)
VIVERE MEGLIO
RELAZIONE AL PARLAMENTO SULL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE
185 SUL COMMERCIO DELLE ARMI ITALIANE.
Nella relazione governativa presentata al parlamento e relativa al 1998, (quella
relativa al 1999 è stata presentata alla fine di marzo 2000 e quindi
non è stato possibile valutarla) la Presidenza del consiglio dei ministri
evidenzia, fra le attività svolte "l'aggiornamento da parte del
CIPE della delibera del dicembre 1993 del disciolto CISD riguardante la Repubblica
Popolare Cinese. Ciò in rapporto all'attuale situazione di politica estera
ed in linea con i comportamenti degli altri paesi europei". È da
tenere presente che il CIPE nella riunione del 6 maggio 1998 ha deliberato che
l'embargo sulle vendite d'armi sussiste soltanto per i materiali giudicati,
in base ad un esame caso per caso, utilizzabili per attività di repressione
politica e/o violazione dei diritti umani. In altre parole sono stati introdotti
criteri di ampia discrezionalità da parte dell'esecutivo, nonostante
la legge 185 vieti le esportazioni a paesi belligeranti e responsabili di accertate
violazioni delle Convenzioni internazionali dei diritti umani. La relazione
sottolinea, inoltre, il sostegno all'industria militare: "l'iniziativa
governativa tesa a supportare, come sistema Italia, l'industria nazionale impegnata
in partecipazione a gare internazionali. Da segnalare, a tal proposito, il buon
esito della gara bandita dal Sudafrica per l'ammodernamento delle proprie forze
armate in cui l'Italia come noto ha ottenuto un'importante commessa di fornitura
di elicotteri". Anche questo documento del governo, così come le
relazioni degli ultimi anni non consente di incrociare i dati delle armi vendute
con il paese acquirente. La motivazione di tale scelta, secondo l'allora sottosegretario
agli affari esteri, Scammacca risiede nell'esigenza di "salvaguardare la
riservatezza commerciale delle aziende".
Un altro aspetto di poca trasparenza della relazione è quello relativo
alla parte di competenza del ministero della difesa, assai poco descrittiva
e che consente di sapere il minimo in materia di concessione del nulla osta
per la fornitura di servizi militari. Anche nella relazione relativa al 1998
non è presente il capitolo predisposto dal ministero dell'industria sull'andamento
delle aziende del comparto, nonostante sia esplicitamente previsto dalla legge
185. Per quanto concerne le armi leggere (pistole, fucili, pistole mitragliatrici)
la relazione indica commesse per appena poche centinaia di esemplari di pistole
mitragliatrici, per valori monetari irrisori. Evidentemente, come ha ripetutamente
fatto presente l'Osservatorio sul commercio degli armamenti (Oscar) di Firenze,
molte di tal vendite figurano non come armi da guerra ma civili o da tiro e
quindi non rientranti nella disciplina della legge 185. Pure nel 1998 sono stati
adottati i consueti criteri di discrezionalità che hanno consentito l'autorizzazione
di vendite a paesi belligeranti o responsabili di accertate violazioni delle
Convenzioni internazionali dei diritti umani. Fino ad oggi non sono stati tenuti
in considerazione le determinazioni assunte da altri organismi internazionali
al di fuori dell'ONU e dell'Unione Europea., ad esempio Parlamento europeo,
Consiglio d'Europa, ecc. Il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha
condannato il 9 giugno 1999 le "violazioni ripetute e gravi" dei diritti
umani perpetrate nel Kurdistan turco dalle forze di sicurezza di Ankara. Nella
risoluzione, secondo il dispaccio Ansa dello stesso giorno, il Comitato dei
ministri ha rilevato che "nessun miglioramento significativo" è
intervenuto negli ultimi anni. L'esecutivo del Consiglio d'Europa ha chiesto
alla Turchia in maniera "pressante" di adottare misure per impedire
nuovi assassini, torture o distruzioni. È quindi auspicabile, alla luce
di tale determinazione, di una sospensione delle vendite di armi alla Turchia.
D'altra parte è sufficiente vedere l'elenco dei paesi a cui sono state
autorizzate vendite o consegnate armi italiane nel 1998 per rendersi conto di
come il rispetto della legge 185 sembri soltanto formale e non sostanziale.
Infatti nella lista ci sono Algeria, Cina popolare, Turchia, Colombia, Indonesia,
Arabia Saudita, Siria, Perù, Pakistan, India, Messico, ecc.
Accordi di cooperazione militare
Nel 1999 con le leggi 398 e 397 l'Italia ha ratificato l'accordo di cooperazione
militare con la Russia e quello relativo all'industria per la difesa di Mosca,
entrambi firmati a Roma nel novembre 1996. È da tenere presente che la
Camera dei Deputati ha approvato i due provvedimenti mentre erano in corso i
bombardamenti russi sulla Cecenia che hanno causato molte vittime. Il primo
accordo prevede la partecipazione ad eventuali azioni congiunte per il mantenimento
della pace (ONU, ecc.); lo scambio di visite di unità navali ed aeree,
di istituti di formazione, esercitazioni ed addestramenti congiunti, consultazioni
ed incontri di lavoro fra i rispettivi quadri dirigenti.
L'altro accordo prevede il sostegno alle iniziative che promuovono la collaborazione
nel campo della ricerca scientifica, la modernizzazione degli armamenti dei
due paesi. In tale ambito è previsto lo sviluppo dell'aereo da addestramento
YAK 130 da parte dell'Aermacchi. In tal modo all'industria militare nazionale
si apriranno le porte dei paesi dell'ex URSS. La commercializzazione degli aerei
sarà presumibilmente demandata per l'area già Unione Sovietica
a società russe. Esiste quindi il fondato rischio di una vanificazione
dell'azione di controllo sulle esportazioni di armi italiane. Sempre nel 1999
il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di ratifica del memorandum
d'intesa fra il ministero della difesa italiano e quello egiziano sulla cooperazione
militare, attualmente all'esame del parlamento. Esso dispone, secondo il comunicato
ufficiale di Palazzo Chigi del 17.9.99, forme di cooperazione attraverso l'organizzazione
e l'attuazione di attività addestrative, un regolare flusso di informazioni
di mutuo interesse, lo scambio di personale per frequenza di corsi e di osservatori
in esercitazioni, il sostegno all'industria della difesa, lo sviluppo di programmi
con scambio di scienziati e tecnici per svolgere l'attività di ricerca.
Nel 1999 è stato siglato anche il piano di cooperazione per l'anno 2000
fra le forze armate italiane e quelle della Giorgia. L'accordo firmato dai rispettivi
ministri della difesa prevede - secondo il dispaccio dell'agenzia ANSA del 29.11.99
- l'intensificazione delle attività di addestramento congiunto delle
truppe alpine e delle forze navali, oltre alla collaborazione fra le forze di
polizia militare.
Principali vendite di armi
L'anno scorso sono state venduti, in particolare, i seguenti armamenti.
Messico
L'Aermacchi ha vinto la commessa, secondo il mensile "Aeronautica e difesa"
del dicembre 1999, per una trentina di aerei addestratori SF 260 E
Spagna
L'esercito spagnolo ha comprato, secondo la rivista "Aeronautica e difesa"
del dicembre 1999, 22 autoblindo Iveco/Finmeccanica
Sudafrica
L'Agusta si è aggiudicata una commessa, secondo un dispaccio dell'agenzia
ASCA del 16.9.99, da 450 miliardi di lire per la fornitura di 30 elicotteri
A 109, inoltre è prevista l'opzione per altri 10. Un'importante società
sudafricana, la Denel avrà un ruolo significativo nella produzione degli
elicotteri su licenza. Inoltre l'accordo prevede il finanziamento italiano,
per un valore di centinaia di miliardi, ad altri settori produttivi civili sudafricani.
Si verrà così a creare un perverso meccanismo che legherà
le vendite di armi allo sviluppo economico.
Uruguay
L'aeronautica dell'Uruguay ha ordinato, secondo "Aeronautica e difesa"
del dicembre 1999, 13 aerei da addestramento Aermacchi SF 260 E
Mine antipersona
L'Italia con la legge 26 marzo 1999, n.106 ha ratificato il Trattato di Ottawa
per la messa al bando delle mine antipersona. La legge di ratifica ha consentito
di migliorare, durante l'iter parlamentare alcuni aspetti negativi che facevano
temere un arretramento rispetto ai contenuti della legge 374/97 che vieta l'uso,
la detenzione, la ricerca tecnologica, la fabbricazione, la vendita il trasferimento
di mine antipersona o di parti di essa, inclusi diritti di brevetto. In particolare
è stato eliminato il rischio di escludere dal bando le mine anticarro
dotate di dispositivo antirimozione, uno dei punti deboli del trattato. Il parlamento
ha esteso il divieto a tutti quegli ordigni adattabili ad esplodere al contato
di esseri umani e, quindi, anche alle mine anticarro provviste di congegni antirimozione
e gli ordigni che hanno funzioni miste, sia anticarro che antipersona.Uno dei
limiti del Trattato è la mancanza di adeguati controlli ed anche la legge
italiana non prevede meccanismi di verifica.
Un caso esemplare: Indonesia
Dopo il massacro della popolazione di Timor est dell'estate scorsa, si è
svolto alla camera dei deputati un dibattito parlamentare su quanto accaduto
nell'ex possedimento portoghese. L'allora Ministro della difesa, Scognamiglio
ha affermato a Montecitorio "Nel campo dei materiali di armamento con l'Indonesia
non vi sono contratti di fornitura in corso, al momento la vendita di armi e
la collaborazione militare sono sospese sia in coerenza con la legge nazionale
- che non consente di autorizzare la vendita di armamenti a paesi coinvolti
in situazioni di conflittualità - sia in rispetto dell'orientamento comune
preso in questo senso dall'Unione Europea. Anche l'accordo di cooperazione militare,
a suo tempo firmato, non è stato presentato in parlamento per la ratifica.
Anche in questo settore, quindi il governo si sta muovendo in modo corretto
e trasparente in sintonia con la sensibilità espressa dal parlamento".
È auspicabile che in tale contesto siano sospese anche le autorizzazioni
concesse negli anni precedenti. In particolare nel 1998 sono stati autorizzati
nuovi contratti per un centinaio di milioni e sono state consegnate armi sempre
per un centinaio di milioni. Il governo si è detto favorevole a tutte
le mozioni e risoluzioni presentate dai parlamentari e che sono state approvate
dalla Camera. In particolare quella di Rifondazione impegna il governo "a
sospendere ogni vendita di armi ed ogni collaborazione militare con l'Indonesia
annullando i contratti a vario titolo stipulati durante le visite dell'allora
ministro della difesa, Andreatta e dell'ex presidente del consiglio Prodi".
Anche gli onorevoli leghisti Pagliarini e Fontanini hanno impegnato il governo
"ad interrompere con l'Indonesia qualsiasi collaborazione di carattere
scientifico o militare, che implichi la vendita di armi, munizioni o la cessione
di materiale ad alto contenuto tecnologico". I due citati onorevoli censurano,
in primo luogo "la decisione del governo che autorizzò nel 1998
l'esportazione in Indonesia di armi portatili, come riportato nella relazione
trasmessa al parlamento", in secondo luogo evidenziano che le "forze
militari italiane possano, nella loro missione di peace-enforcing, essere affrontate
da armi portatili di fabbricazione e vendita italiana". Il massacro della
popolazione di Timor est ha quantomeno avuto l'effetto di attirare l'attenzione
dei parlamentari sul commercio degli armamenti. È auspicabile che tale
interesse non sia connesso a fattori emotivi o strumentali e che assuma carattere
di continuità.
(LUCIANO BERTOZZI - a cura del Dr. Stefano Calanca - Sociologo)
VACCINAZIONI
Dal sito www.genitori.it riportiamo il decalogo
delle vaccinazioni che sottoponiamo alla vostra attenzione.
1) Ricordarsi del ripetuto detto che "prevenire é meglio che curare".
I vaccini rappresentano un autentico strumento di prevenzione da praticare con
fiducia.
2) Rispettare con attenzione il calendario vaccinale stabilito dall'autorità
sanitaria, e stabilire con il medico di fiducia le vaccinazioni da effettuarsi.
3) Esigere che nella classe del proprio figlio, i bambini abbiano ricevuto le
vaccinazioni raccomandate dall'autorità sanitaria.
4) Pianificare con cura le vacanze in paesi esotici, praticando con attenzione
le vaccinazioni idonee al luogo di soggiorno.
5) Il vaccinando non deve essere affetto da malattie o condizioni acute o croniche
che ne compromettano la funzione immunitaria: la vaccinazione sarebbe inutile
e probabilmente dannosa. Chi si sottopone ad una vaccinazione non deve essere,
di norma, in corso di gestazione, e deve essere informato dei tempi di sicurezza
prima di poter concepire senza rischio specifico.
6) Usufruendo di un vaccino multiantigene si risparmiano risorse e tempo, ma
soprattutto, si minimizza il rischio di incorrere in improprie associazioni
quando é necessario somministrare simultaneamente più vaccini.
La vaccinazione multiantigene in unica somministrazione (penta ed esavalente)
é anche suggerita a servizi rivolti ai bambini, essendo meno traumatica
e più pratica da gestire in ambienti ambulatoriali.
7) Preferendo i vaccini di nuova formulazione il rischio di incidenti vaccinali
é praticamente inesistente. I precedenti anamnestici di crisi allergiche
sono un elemento importante, ma talvolta imponenti reazioni di ipersensibilità
si verificano senza alcun precedente. Per questo motivo tutte le vaccinazioni
devono essere praticate in ambiente idoneo (ambulatori o sala medica attrezzata),
da personale esperto anche nelle manualità, e con piena disponibilità
dei presidi antishock. E' opportuno un breve periodo di osservazione, dopo che
la vaccinazione è stata praticata.
8) Il vaccino deve essere stato conservato conformemente alle sue specifiche
di temperatura e deve esserne controllata la data di scadenza. La vaccinazione
va praticata conformemente alle specifiche del prodotto (via intramuscolare,
sottocutanea e via orale).
9) Chi si sottopone alla vaccinazione deve essere comodamente seduto o sdraiato,
prevenendo lipotimie, imputabili di solito allo stato emotivo, ma che comportano
il rischio di ferite.
10) Verificare annualmente con il medico curante l'opportunità della
vaccinazione antinfluenzale, prima della stagione invernale.
Aggiungiamo alcune nostre considerazioni (in blu come a scuola correggendo
i compiti)
Ricordarsi del detto che "prevenire è
meglio che curare" i vaccini (tossici ed imprevedibili)
rappresentano un autentico (inguidabile) strumento
di prevenzione da praticare con fiducia ( e speranza di
non incorrere nei numerosi e temibili effetti nocivi).
Rispettare con attenzione il calendario vaccinale
stabilito dall'autorità sanitaria (con quale criterio?)
e stabilire con il Medico di fiducia (che informandosi
a 360° se la dovrebbe meritare) le vaccinazioni da effettuarsi
(con quale criterio?).
Esigere (da chi? Chi ha scritto
questo catalogo ha dimenticato di informarsi sulla regolamentazione giuridica,
amministrativa e scolastica in materia di vaccinazioni) che nella classe
del proprio figlio, i bambini abbiano ricevuto le vaccinazioni raccomandate
dall'autorità sanitaria (perché? I bambini
non vaccinati sono, teoricamente, più deboli ed indifesi di quelli vaccinati
ed esposti al contagio di emissioni in ambiente da parte dei bambini vaccinati).
Pianificare con cura le vacanze in paesi esotici,
praticando con attenzione le vaccinazioni idonee al luogo di soggiorno (controllare
anche, per curiosità, quante di queste, l'anno scorso indispensabili,
sono, ora, inspiegabilmente obsolete, vedi antitifica, anticolerica, ecc.)
Il vaccinando non deve essere affetto da malattie
o condizioni acute o croniche che ne compromettano la funzione immunitaria (il
vaccino "preventivo" la dovrebbe teoricamente esaltare in ogni condizione):
la vaccinazione sarebbe inutile e probabilmente dannosa (il
probabilmente riferito alla salute ed agli effetti nocivi gravi non è
rassicurante). Chi si sottopone ad una vaccinazione non deve essere,
di norma, in corso di gestazione (perché se aumenta
le difese?) e deve essere informato dei tempi di sicurezza prima di poter
concepire senza rischio specifico (qualcuno è a
conoscenza di effetti teratogeni e danni cariotipici (cromosomici) e non ce
lo ha segnalato chiaramente?)
Usufruendo di un vaccino multiantigene si risparmiano
risorse e tempo, ma soprattutto, si minimizza il rischio di incorrere in improprie
associazioni quando è necessario somministrare simultaneamente più
vaccini (e che cosa altro è un vaccino multiantigene).
La vaccinazione multiantigene in unica somministrazione (penta ed esavalente)
è anche suggerita a servizi rivolti ai bambini, essendo meno traumatica
e più pratica da gestire in ambienti ambulatoriali
(in Medicina Veterinaria si chiama caos immunitario e ne sono noti diversi nefasti
effetti).
Preferendo i vaccini di nuova formulazione il rischio
di incidenti vaccinali è praticamente inesistente. (Dobbiamo
dedurre che i precedenti vaccini avevano rischi non riportati nel foglietto
illustrativo premurosamente consegnato ad ogni genitore all'atto della vaccinazione?)
I precedenti anamnestici di crisi allergiche sono un elemento importante, ma
talvolta imponenti reazioni di ipersensibilità si verificano senza alcun
precedente ( Non si può prevedere a chi toccherà
subire l'effetto nocivo?). Per questo motivo tutte le vaccinazioni devono
essere praticate
in ambiente idoneo (ambulatori o sala medica attrezzata), da personale esperto
anche nella manualità, e con piena disponibilità dei presidi antishock
(Controindicazioni delle sostanze contenute nei vaccini? Nessuna?). E'
opportuno un breve periodo di osservazione, dopo che la vaccinazione è
stata praticata (Qualcuno si è dimenticato di informarci
che esistono effetti nocivi ritardati e quanto ritardati?).
Il vaccino deve essere stato conservato conformemente
alle sue specifiche di temperatura e deve esserne controllata la data di scadenza
(Come facciano a saperlo e saputolo ad esserne certi?).
La vaccinazione va praticata conformemente alla specifiche del prodotto (via
intramuscolare, sottocutanea, orale) (Chissà qual
è il criterio per stabilire qual è la via di somministrazione
più idonea e come si fa a controllarla).
Chi si sottopone alla vaccinazione deve essere
comodamente seduto o sdraiato, prevenendo lipotimie, imputabili di solito allo
stato emotivo, ma che comportano il rischio di ferite. (Tutti
sanno che la vaccinazione viene effettuata sempre a Paziente su "siège
longue").
Verificare annualmente con il Medico curante l'opportunità
della vaccinazione antinfluenzale, prima della stagione invernale (E
farsi spiegare perché in molti paesi è stata dichiarata facoltativa
(Giappone), inutile, pericolosa o gentilmente soppressa).
LA PULCE NELL'ORECCHIO
Vi siete domandati come mai Berlusconi ha dovuto accettare come ministro degli
Esteri il Sig. Renato Ruggiero?
Sapete chi è il Gruppo Bilderberg?
Vi ripropongo alcuni siti:
www.nonsiamosoli.org
www.nwo.it
www.disinformazione.it
LEGGENDO,LEGGENDO
ECOCIDIO
JEREMY RIFKIN
EDITORE A. MONDADORI
LIT. 36.000