Nr. 31
L'angolo del radionico
Qualcuno di voi lettori è stato forse in tempi recenti
oggetto di una sindrome particolare, strana, crescente e
particolarmente debilitante?
Si è trattato forse di un senso d'oppressione, di
un azzeramento della voglia di fare, di un indebolimento
generale con tendenza all'assopimento o alla perdita della
coscienza, pur senza subire dei veri e propri svenimenti?
Avete avvertito forse un senso d'oppressione al centro della
testa, un senso d'indolenzimento ai globi oculari, il tutto
condito da una condizione quasi catatonica?
Il vostro apparato digerente ha subito una fase di blocco,
tale da non farvi sembrare una rinuncia il non mangiare?
Avete avuto la sensazione di non desiderare niente, a cominciare
dal cibo, in uno stato completo di passività ed inattività?
Vi siete soffermati un attimo a considerare le cause scatenanti
di tutto questo? Scommetto che avete incolpato lo stress,
oppure la mezza stagione, (ma non si era detto che le mezze
stagioni non esistevano più?); forse avete avuto
il massimo dell'ispirazione ipotizzando di essere stati
colpiti da una forma nuova d'influenza.
Se siete un tipo particolarmente introspettivo avrete certamente
incolpato il genere di vita che state gestendo, così
priva di soddisfazioni e di consensi, per cui il vostro
io interiore ha richiesto un fermo totale della vostra capacità
d'azione.
Con ogni probabilità siete caduti nell'imperitura
trappola dei vostri schemi mentali, ma se aveste dato credito
a quello che per un attimo avete sospettato e che regolarmente
avete provveduto a tacitare, secondo i canoni del mentale
umano del tutto imperialista, forse vi sareste avvicinati
al vero.
Nella sede di questa pubblicazione però c'interessa
una specie d'inchiesta o indagine di tutti coloro che si
siano riconosciuti vittime di sindromi simili a quelle prima
descritte.
Coraggio, non c'è nulla da tenere nascosto, dichiaratevi
se siete del numero. Già da un primo sentore, sembra
che siamo in tanti, e forse, se lo desiderate, parleremo
anche delle cause, prossimamente.
(Diego Melandri - Radionico - ).
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
Vaccinazioni
Commenti ad una risposta
In seguito a richiesta, scelgo di intervenire contestualmente
alla risposta del Collega vaccinatore perché un dialogo
punto a punto è praticabile nell'arco di un articolo
mentre, ritengo, un confronto complessivo sul tema è,
per la sua vastità, impraticabile in questo spazio.
Interverrò in veste di Medico Genitore, categoria
che ho battezzato in questo momento e che mi vede primo
aderente.
Affermo, da Medico, le mie conoscenze di Medicina, chiamiamola,
chimica od Allopatica e di Medicina funzionale in particolare
di Medicina Omeopatica e di Agopuntura.
Come Genitore rivendico il diritto di fare qualunque domanda
per la quale pretendo risposta di completa chiarezza e soddisfazione.
Se, da Genitore, manifesterò ignoranza, pretendo
una spiegazione, per me comprensibile, che mi permetta di
colmarla così ottenendo i mezzi per chiarire le mie
scelte.
Se, da Medico, manifesterò ignoranza, la chiarezza
di chi ne sa più di me mi darà una direzione
di studio, cui ho diritto, che fino ad ora mi è mancata
e per la quale ringrazierò.
In rosso le mie note, contestuali
alle affermazioni contenute nel documento.
(Paolo Dott. Mosconi - Medico Omepata -)
(Il testo integrale è visibile su www.naturalmail.it
rubriche)
E-Mail all' Editore
Ho letto, sempre con molto interesse, l'articolo di Diego
Melandri e la parte finale dove lui parla del procedimento
della macchina che misura e confronta la situazione emotiva
del soggetto analizzato con il fiore scelto mi ha solleticato
una serie di domande che giro a voi di Naturalmail.
La tecnologia legata alla fisica ha messo a punto tutta
una serie di strumenti per misurare la materia (quel 5%
conosciuto e forse meno del campo elettromagnetico) e sulla
base di questi presupposti i fisici classici non riuscivano
a misurare e rivelare le particelle del campo debole.
I fisici poi, credo nei laboratori del CERN a Ginevra negli
anni 70 e seguenti, hanno riconosciuto l'unità dei
due campi elettromagnetico e debole e li hanno unificati
in elettrodebole, ma, dalle mie letture, si sono dimenticati
dell'importanza e del significato di questa scoperta, continuando
a lavorare nell'unico senso chiaro alla scienza, che era
ed è quello del campo elettromagnetico, misurabile,
esperimentabile, tangibile insomma.
Questo tipo di approccio è lo stesso anche nella
medicina definita tradizionale, dove viene esclusa la relazione
tra il campo elettromagnetico (corpo) e debole (sfera emotiva)
Dati questi presupposti le mie domande sono:
sulla base di quale tecnologia è costruita tale strumentazione?
se i fiori di Bach hanno un'azione sulla sfera emotiva (campo
debole), come può una macchina analizzare una condizione
di questo genere: condizione emotiva del soggetto e azione
emotiva del fiore?
se l'azione dei fiori può essere misurabile da una
macchina, non lo possono essere anche altri tipo di rimedi?
e ultima domanda ma non meno importante: se è stato
realizzato un sistema di questo genere, posto che abbia
dimostrato la sua validità, non è leva per
far riconoscere un fondamento scientifico a quei medici
o quelle strutture che hanno bisogno di prove tangibili
per riconoscere che è medicina una pratica che tuttora
viene definita stregoneria ?
Ciao e grazie
MLD
Rispondiamo
Gentile Lettore,
prima di tutto mi permetta di ringraziarLa per le espressioni
lusinghiere e per l'attenzione con la quale legge le mie
informazioni tematiche.
Quanto alla sua prima curiosità, sarebbe troppo lungo
qui esporle in dettaglio tutte le particolarità costruttive
dell'apparecchio che io uso, un'informativa sul sistema
di funzionamento in generale è già presente
nella presentazione dell'argomento Radionica nella home
page di www.cesmen.com
Al secondo quesito posso rispondere che la macchina legge
le informazioni presenti nel campo energetico della persona
e l'informazione energetica è incapace di mentire
come invece si verifica frequentemente con le parole filtrate
dalla mente raziocinante: l'informazione energetica è
presente oppure no.
Ecco che siamo già nella questione del suo terzo
interrogativo, al quale rispondo che certamente è
così.
E' una meravigliosa realtà a disposizione di chi
ne vuole usufruire, è solo una questione di scelte.
Si può anche scegliere di rimanere scettici, se questo
deve essere il percorso.
Per quanto riguarda il suo quarto interrogativo, qui veramente
si apre un'immensa questione: quale possa essere in futuro
e in assoluto il ruolo della disciplina da me adottata,
nessuno lo può sapere.
La nostra missione è solamente di diffondere la notizia
della sua esistenza, della sua validità.
Chiunque ha la possibilità di rendersene conto.
Ci interessa solamente essere utili a chi ne abbia bisogno
e che rispetti il nostro lavoro. Mi creda che rimane poco
tempo disponibile per essere di aiuto ad altre discipline,
che del resto sono rimaste orgogliose di se stesse e scarsamente
aperte finora a forme di collaborazione interdisciplinare.
Credo di poter affermare che il primo utile e sincero tentativo
di interconnessione fra discipline si stia facendo proprio
presso il Cesmen.
Spero di aver risposto ai suoi quesiti, e voglio chiudere
con un mio pensiero in risposta alla sua curiosità
circa il funzionamento dell'apparecchio che io uso: non
riesco a capire cosa le abbia destato questa curiosità.
Adoperiamo l'elettricità senza sapere esattamente
cosa sia, lei adopera e usufruisce dei benefici di elettrodomestici
sia semplici che complicati: è padrona parimenti
dei loro meccanismi di funzionamento?
Si mette semplicemente l'orologio al polso oppure evita
di portarlo perché la curiosità di sapere
come funziona La tormenterebbe?
La saluto sperando di avere altre occasioni di comunicare
con Lei.
(Diego Melandri - Radionico-)
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in cui chiunque può intervenire proponendo argomenti,
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