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Radionica
La funzione dei sali minerali cellulari
L'ANGOLO DEL RADIONICO - a cura di Diego Melandri,
radionico
La funzione dei sali minerali cellulari.
Condensato delle funzioni dei sali minerali
cellulari secondo gli studi di William Schussler
Questo breve compendio su ognuno dei dodici
sali cellulari fornisce un'idea della loro importanza nel
funzionamento del corpo, ma non vuole far credere che possano
risolvere da soli ogni tipo di malattia.
Una guida esaustiva richiede un'esposizione ben più
congrua.
Esiste un'opera intitolata I dodici rimedi tessutari dei dottori
Boericke e Dewey di ben 450 pagine sull'argomento, con precisa
differenziazione sia dei sintomi sia delle malattie.
In maniera sintetica, i principi avvalorati dal sistema del
Dr. William Schlussler sono i seguenti:
La malattia non ha ragione di manifestarsi se il metabolismo
delle cellule è normale.
Le sostanze nutritive sono di due categorie, organiche ed
inorganiche.
Lo zucchero, il grasso e le sostanze albuminose sono organici,
l'acqua e i dodici sali minerali sono sostanze inorganiche.
La capacità delle cellule del sangue di assorbire ed
utilizzare sostanze nutrizionali (es. il cibo) viene a mancare
se esiste una deficienza nella quantità di uno qualsiasi
dei costituenti minerali inorganici del tessuto della cellula,
o se esiste un'azione molecolare disordinata di questi costituenti
sali minerali.
La malattia n'è il risultato.
Fornendo i sali minerali richiesti o i sali stessi in forma
omeopatica, può essere ristabilita un'adeguata nutrizione
cellulare, si può normalizzare il metabolismo cellulare
ed eliminare la malattia stessa.
I dodici sali tissulari sono i componenti di tutto il corpo;
se i tessuti fossero sottoposti a combustione, questi sali
rimarrebbero sotto forma di ceneri.
Esperimenti riferiti nel testo citato hanno dimostrato che
le varie cellule dei tessuti si disintegrano rapidamente in
assenza della dovuta proporzione di sali di sodio, potassio,
potassio e calcio nei fluidi circolanti (sangue).
La normale proporzione è di 100 molecole di sodio,
2,2 di potassio 1,5 molecole di calcio.
Ogni significativo allontanamento da queste proporzioni viene
seguita presto o tardi dalla rapida degenerazione del protoplasma.
Il mantenimento di un metabolismo stabile nelle cellule è
dovuto alla presenza di questi sali nella giusta misura nel
fluido che circonda la cellula. Il mantenimento di quest'equilibrio
fisiologico favorisce la vita delle cellule ed ogni variazione
di quest'interrelazione proporzionale dei diversi sali può
portare al disturbo fisiologico e alla malattia.
L'ossigeno dell'aria, dopo aver raggiunto i tessuti tramite
il sangue, agisce sulle sostanze organiche che si accingono
ad entrare nella formazione di nuove cellule.
I prodotti di questa trasformazione sono i materiali organici
che formano la base fisica di muscoli, nervi, tessuto connettivo
e della sostanza mucosa.
Nemmeno una di queste sostanze è presente nel sangue,
ma vengono formate dall'albumina dentro i tessuti.
Con questa, i sali inorganici formano combinazioni diverse
a seguito d'affinità chimiche, fino a formare nuove
cellule.
Contemporaneamente alla formazione di cellule nuove occorre
che le vecchie vengano distrutte, a carico dell'azione dell'ossigeno
e delle sostanze organiche che formano la base di queste cellule.
L'ossidazione ha come conseguenza la distruzione delle vecchie
cellule.
Il sangue contiene il materiale per ogni tessuto e cellula
del corpo, esso provvede ad ogni possibile richiesta fisiologica
dell'economia umana.
In questo processo di formazione dei tessuti sono necessari
due tipi di sostanze, e tutt'e due vengono fornite dal sangue,
i costituenti organici e quelli inorganici.
CF -CALCAREA
FLUORICA
Si trova nella superficie delle ossa e nello smalto dei denti
ed è un costituente importante delle fibre elastiche
della pelle. Le fibre elastiche sono state individuate nella
pelle, nei tessuti connettivi e nelle pareti vascolari.
Un disequilibrio delle molecole di questo sale nel corpo causa
la continua dilatazione o il rilassamento cronico delle fibre
elastiche fino a rendere questi tessuti incapaci di assorbire
gli scarichi, con la conseguenza primaria che i prodotti di
scarico s'induriscono dentro i tessuti stessi e possono causare
dilatamenti patologici dei vasi sanguigni -emorroidi, varici
e vene dilatate, tumori vascolari, indurimento di ghiandole,
spostamenti dell'utero e prolassi delle pareti addominali.
La mancanza di questo sale è inoltre un importante
fattore della malnutrizione delle ossa e dei denti.
CF -CALCAREA
FOSFORICA
Si trova nei corpuscoli del sangue e nel plasma sanguigno,
oltre che nei tessuti connettivi, nelle ossa e nei denti.
Questo sale conferisce solidità alle ossa e si combina
con l'albumina a beneficio di tutti i processi tessutari che
richiedono sostanze albuminose. Gioca un ruolo importante
nella formazione di nuovi corpuscoli del sangue e promuove
la crescita di tutte le cellule.
Possiede proprietà ristoratrici dopo episodi acuti,
ha una valenza nel ritardare la senilità ed è
d'aiuto nelle affezioni della pelle evidenziate da croste
o rogne.
Combina le proprietà nutritive del calcio con quelle
nutritive e stimolanti del fosforo.
CS -CALACAREA
SULFURICA
È presente nel fegato, in particolare nella bile. È
risaputo che gioca un ruolo importante nella distruzione dei
corpuscoli sanguigni usurati, tramite assorbimento del composto
di queste spente cellule del sangue. Se, a causa di scarsa
presenza di questo sale, le vecchie cellule del sangue non
vengono distrutte, ed arrivano al sistema linfatico, queste
cellule inutilizzabili del sangue arrivano alle membrane mucose
e alla pelle, producendo catarro, eruzioni, pus, ascessi,
ecc.
Questo sale è d'aiuto particolare nei trattamenti delle
infezioni che continuano a scaricare pus, trasudato o altra
materia.
FP -FERRUM
PHOSPHORICUM (fosfato di ferro)
Si trova nell'emoglobina, la materia colorante dei globuli
rossi del sangue. Il ferro e i suoi sali hanno la proprietà
di attrarre l'ossigeno. Il ferro dei globuli rossi del sangue
innalza il tasso d'ossigeno inalato dall'aria. Questo viene
portato ad ogni cellula del corpo per mezzo della reazione
ambivalente del ferro e del solfato di potassio (KS). Un disturbo
nell'equilibrio delle molecole di ferro dentro le fibre muscolari
provoca un abbassamento della loro tensione; le conseguenze
successive dipendono dal tipo di fibra muscolare coinvolta.
Questo sale è di primaria importanza:
- nei rivestimenti muscolari dei vasi sanguigni, dove sono
possibili dilatazioni dei vasi ed accumulo di sangue, causa
di congestioni. Se la congestione diventa importante può
causare emorragia da rottura delle pareti dei vasi.
- nei casi di prolasso delle pareti muscolari dei villi intestinali,
causa di diarrea.
- nei casi di rilasciamento delle pareti muscolari degli intestini,
causa di ridotta peristalsi e di costipazione.
- quando le fibre muscolari hanno bisogno di essere rafforzate,
ad esempio dopo un trauma.
Tramite la sua caratteristica di attrarre l'ossigeno, il ferro
diventa un rimedio utilissimo nei problemi di sangue come
l'anemia, la clorosi e la leucemia. La sua capacità
di risolvere le congestioni lo rende utile nei casi di febbri
ed infiammazioni prima dello stadio nel quale vengono essudati
pus od altra materia di scarto.
KM -KALIUM
MURIATICUM (cloruro di potassio).
Da non confondere col clorato di potassio, che è un
veleno. Questo sale si trova nei corpuscoli del sangue, nei
muscoli, nei nervi e nelle cellule del cervello, oltre che
nei fluidi intercellulari. Se le cellule della pelle (es.
in conseguenza di un'irritazione) perdono delle molecole di
cloruro di potassio, la fibrina si secca ed iniziano eruzioni
d'esfoliazione. Se l'irritazione si estende ai tessuti interni
della pelle, viene essudata fibrina assieme a siero e la parte
della pelle coinvolta produce bolle. Se vengono fornite molecole
di cloruro di potassio, il tessuto affetto torna normale.
Di grand'utilità nelle infiammazioni al secondo stadio,
quando compaiono essudazioni.
KP -KALIUM
PHOSPHORICUM (fosfato di potassio).
Si trova in tutti i tessuti e fluidi animali, specialmente
nel cervello, nei nervi, nei muscoli e nelle cellule del sangue.
È indispensabile per la formazione dei tessuti. Questo
sale inorganico è il più specifico nei processi
ossidativi, nello scambio dei gas nella respirazione, nelle
diverse trasformazioni chimiche che avvengono nel sangue,
nella saponificazione dei grassi. Il fosfato di potassio è
il sale minerale prevalente nel siero dei muscoli, mentre
il cloruro di sodio (NM) è il sale minerale prevalente
nel sangue circolante. Una mancanza consistente di questo
sale comporta debolezza, perdita di vigore mentale, depressione,
degenerazione, nevrastenia, condizioni atopiche negli anziani
ed eccessivo odore corporeo
KS -KALIUM
SULPHURICUM (solfato di potassio).
È il trasportatore dell'ossigeno. L'ossigeno preso
in carico dal ferro contenuto nei corpuscoli sanguigni viene
portato ad ogni cellula del corpo tramite la reciproca azione
del solfato di potassio e del ferro. Ogni singola cellula
richiede per la propria crescita e sviluppo l'influenza vitalizzante
dell'ossigeno. Le cellule epiteliali e della pelle scarsamente
nutrite d'ossigeno si disfano e si sfaldano con facilità.
Se invece l'ossigeno viene portato alle zone affette tramite
le potenzialità del solfato di potassio, viene stimolata
la formazione di nuove cellule e le cellule danneggiate vengono
eliminate.
Un altro effetto della carenza di solfato di potassio è
lo scarico di materia organica gialla o verdastra e di secrezioni
acquose da una qualsiasi superficie mucosa. Secrezioni di
questo tipo avvengono al terzo stadio dell'infiammazione.
Va sottolineato che il fosfato di ferro (FP) è spesso
il rimedio-sale cellulare per il primo stadio dell'infiammazione,
che il cloruro di potassio (KM) lo è per la seconda
fase dell'infiammazione ed ora il solfato di potassio (KS)
per il terzo stadio.
MP -MAGNESIA
PHOSPHORICA (fosfato di magnesio).
È un costituente di muscoli, nervi, ossa, cervello
(specialmente della materia grigia), spina dorsale, sperma,
denti e corpuscoli del sangue. Il dottor William Schussler,
il creatore del sistema dei rimedi-sali cellulari, asserisce
che l'azione del fosfato di magnesio è l'inverso di
quella del ferro. Alla presenza di disturbi funzionali delle
molecole di ferro le fibre muscolari si rilassano senza ragione;
nel caso di disturbi funzionali delle molecole di magnesio
si contraggono eccessivamente, con conseguenza di crampi,
convulsioni ed altri fenomeni nervosi: il fosfato di magnesio
è il rimedio-sale cellulare che ha la più pronunciata
azione antispasmodica. È altresì di beneficio
per le persone magre, pallide ed emaciate, e anche per le
persone deboli, tirate, incapaci di stare erette per problemi
cronici acuti.
NM -NATRUM
MURIATICUM (cloruro di sodio).
È un costituente importante della circolazione di fluidi
che nutrono le cellule. Ogni irregolarità importante
nella normale proporzione del sodio nei fluidi del corpo ha
come risultato la degenerazione del protoplasma, materiale
cellulare basilare del corpo. È la sostanza chimica
presente in maggior quantità nel plasma sanguigno (da
dove il gusto salato del sangue). Una delle preminenti funzioni
del cloruro di sodio (il comune sale da cucina) è quella
di regolare la tensione osmotica del corpo. Questa serve al
mantenimento del siero del sangue ad un particolare livello
di gravità specifica. La funzione del sale, di regolare
il grado di mistura nelle cellule, viene compiuta tramite
la sua proprietà di attirare l'acqua introdotta nel
sistema tramite il cibo e le bevande. Ogni cellula contiene
sodio, combinato col cloruro che si forma scindendo il cloruro
di sodio contenuto nei fluidi intercellulari. Tramite questo
cloruro la cellula ha la proprietà di attrarre acqua
per mezzo della quale la cellula si gonfia e si suddivide.
La suddivisione delle cellule è necessaria per la loro
moltiplicazione. Se nelle cellule non si viene a formare il
cloruro (di sodio), l'acqua destinata a sostenere la mistura
delle cellule viene ritenuta nei fluidi intercellulari e ne
risulta la ritenzione idrica o la condizione idropisiaca.
Il paziente che si trovi in tale condizione è avido
di sale, ma è incapace di utilizzare pienamente i contributi
di sale nel cibo. Le cellule in questa situazione possono
utilizzare solamente le particelle di sale offerte in soluzione
molto diluita (omeopatica). Nelle cellule epiteliali delle
membrane mucose intestinali questo sale trasferisce l'acqua
ricavata dal cibo dentro il sangue contenuto nelle branche
della vena porta. Un disturbo di questa funzione a causa di
una qualsiasi irritazione inverte il flusso, nel qual caso
il siero proveniente dal sangue entra nel tratto intestinale
provocando diarrea acquosa. Se l'irritazione arriva alle cellule
mucose degli intestini, la diarrea sarà sia di natura
acquosa sia mucosa. Un'altra importante funzione del cloruro
di sodio è la regolazione della quantità d'acqua
che entra a far parte della composizione dei corpuscoli del
sangue, cioè preservare la loro forma e consistenza.
Altra funzione del cloruro di sodio: le sue molecole dentro
le glandole peptiche (dello stomaco e del duodeno) si scindono
per mezzo dell'azione combinata dell'acido carbonico del sangue,
che separano la clorina, e la soda libera che si unisce con
l'acido carbonico; questa combinazione raggiunge il sangue
mentre la clorina, unita all'idrogeno e dissolta nell'acqua,
raggiunge lo stomaco come acido idrocloridrico, secrezione
digestiva fondamentale.
In caso di mancanza di questo sale nelle glandole peptiche
non si forma l'acido idrocloridrico, e lo stomaco secerne
muco alcalino che va ad interferire col processo digestivo
del cibo. L'acido idrocloridrico diluito somministrato per
qualche caso è solo un palliativo, la cura vera consiste
nella somministrazione di cloruro di sodio in forma omeopatica
per permettere l'assorbimento di questa sostanza da parte
delle glandole peptiche, per ricostruire la funzione appropriata
di queste.
Se nel corpo l'azione delle molecole di sale è disturbata,
possono presentarsi nello stesso tempo sia un incremento che
una diminuzione delle secrezioni in parti diverse del corpo
per esempio può esserci catarro gastrico con vomito
d'acqua o di muco assieme a costipazione a causa di riduzione
delle secrezioni di muco nel colon.
Un'assunzione eccessiva di sale può provocare profondi
cambiamenti, fino alla condizione idropisiaca o a certi tipi
d'anemia, ritenzione di materiale di scarico come risulta
dalle condizioni tossiche, condizione di pelle secca, colorito
giallastro, costipazione o diarrea, obesità, appetito
anormale, arsura eccessiva, diminuzione della quantità
di sangue, circolazione rallentata e abbassamento della temperatura.
La giusta quantità di sale nel corpo umano è
approssimativamente di 11 once, e se l'assunzione giornaliera
di sale è superiore a quanto serve a controbilanciare
nel sistema corporeo il consumo giornaliero, i reni vengono
incaricati di eliminare l'eccesso. Questo è il motivo
per cui i reni, indeboliti dall'affezione, vengono irritati
dal consumo eccessivo di sale.
NP -NATRUM PHOSPHORICUM (fosfato
di sodio).
Si trova nel sangue, nei muscoli, nei nervi, nelle cellule
del cervello e nei fluidi intercellulari. Tramite l'azione
catalitica di questo sale, l'acido lattico viene decomposto
in acido carbonico e acqua. Il fosfato di sodio assorbe l'acido
carbonico e lo trasporta nei polmoni dove viene liberato e
attrae l'ossigeno verso il ferro contenuto nei corpuscoli
del sangue. In caso di mancanza di fosfato di sodio la conversione
dell'acido lattico in acido carbonico risulta insufficiente,
col risultato che il sistema diventa "acido", con
le conseguenze che questo stato comporta, come reumatismo,
indigestione, problemi intestinali, ecc.
L'acido urico viene mantenuto solubile nel sangue solo in
presenza del fosfato di sodio alla naturale temperatura del
sangue. Quando c'è carenza di questo sale, l'acido
urico si combina col sodio e forma l'urato di sodio, sale
insolubile che produce depositi cristallini che causano reumatismo
infiammatorio acuto e perfino la gotta.
Un'altra funzione del fosfato di sodio è di emulsionare
gli acidi grassi, e di partecipare all'utilizzazione dell'albume
(proteine). Questo sale minerale cellulare è inoltre
di primaria importanza per problemi dovuti ad un improprio
metabolismo dei grassi. I globuli bianchi del sangue e i corpuscoli
linfatici trasportano le molecole di grasso e i peptoni (albuminoidi
modificati) dalle pareti intestinali fino al sangue e da qui
ai tessuti. Questo compito viene attuato direttamente attraverso
le pareti del tratto intestinale dai leucociti che trasportano
peptoni e indirettamente attraverso il dotto toracico dai
leucociti che trasportano molecole di grasso e di là
fino ai tessuti attraverso le pareti dei capillari. Qui, dopo
che i peptoni si sono ritrasformati in albuminoidi, vengono
depositati e costituiscono materiale per la crescita delle
giovani cellule che si sono formate per scissione.
Se il progredire dei leucociti che trasportano le molecole
di grasso viene interrotto in un tratto qualsiasi del suo
percorso attraverso le glandole linfatiche, la pelle, le ossa
o i polmoni possono presentarsi con muco, infiammazioni glandolari
e gonfiori, e si rendono possibili perfino le condizioni tubercolari
e la degenerazione dei lipidi.
Se la degenerazione dei grassi non è andata troppo
oltre, le dosi omeopatiche di fosfato di sodio possiedono
la forza di liberare i leucociti cosicché possano riprendere
le loro funzioni speciali, particolarmente quella dell'emulsione
dei grassi.
NS -NATRUM
SULFURICUM (solfato di sodio).
Assieme al NM, regola le escrezioni d'acqua dalle cellule
del corpo. L'equilibrio viene mantenuto grazie all'azione
opposta di questi due sali. Ambedue possiedono la proprietà
di attirare l'acqua, ma per fini diversi. Il cloruro di sodio
(NM) attira l'acqua per usarla dentro il sistema, mentre il
solfato di sodio (NS) attira l'acqua per eliminarla dal sistema.
Il cloruro di sodio promuove la divisione delle cellule e
quindi la formazione di nuove cellule. Il solfato di sodio
porta via l'acqua ai leucociti esausti, cosicché saranno
disintegrati ed eliminati. Il solfato di sodio inoltre è
stato trovato d'aiuto nella leucemia, malattia caratterizzata
da eccesso di leucociti. Questo sale è un costituente
dei fluidi intercellulari piuttosto che delle cellule stesse.
Funziona mediante irritazione delle cellule epiteliali e dei
nervi, inducendoli ad inviare la loro acqua superflua ai reni
per la regolare eliminazione dal corpo come urina. Il solfato
di sodio, stimolando le cellule epiteliali del condotto della
bile, del pancreas e del canale intestinale, favorisce la
normale secrezione di questi organi. È altresì
capace di provvedere alla necessaria stimolazione dei nervi
di questi organi. Una soppressione dell'urina, e più
in là l'involontaria eliminazione d'urina, possono
essere conseguenze di una mancanza di solfato di sodio e quindi
di una caduta dell'adeguata stimolazione dei nervi nella vescica.
Una funzione disturbata del solfato di sodio nell'organismo
può portare ad un eccesso o ad una mancanza di secrezione
della bile e di qui a disturbi del fegato. Nei casi di diabete
imputabili a scarsa secrezione di fluidi pancreatici, il solfato
di sodio può essere il rimedio adatto. Alcuni casi
di costipazione e di colica sono dovuti ad insufficienza di
solfato di sodio, col suo potere di stimolazione nei nervi
del tratto intestinale.
La condizione edematosa (eccesso d'acqua nei tessuti) può
essere dovuta a funzioni disturbate di questo sale minerale
cellulare, ed in questo caso il rimedio consiste nella somministrazione
di questo sale in forma omeopatica.
S -SILICEA
Si trova nel tessuto connettivo, nella pelle, nei capelli
e nelle unghie. È un rimedio per il pus nel tessuto
connettivo o nella pelle, aiuta a maturare gli ascessi e a
guarire dai foruncoli. È utile anche nel trattamento
di problemi ossei e di giunture. Inoltre questo sale è
di beneficio quando il fisico è irritabile o debole
e quando il sistema nervoso è tendente ad un'agitazione
eccessiva. Silicea ha la facoltà di assorbire i prodotti
di scarico sanguigni o sierosi presenti a causa di un'azione
linfatica in difetto. Promuove la sudorazione e l'eliminazione
attraverso la pelle delle tossine interne.
Quando le cellule di qualsiasi parte del tessuto connettivo
sono mancanti di molecole di silicea, si atrofizzano. Per
prevenire la degenerazione è quindi necessario un adeguato
apporto di silicea.
(Diego Melandri - Radionico -)
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