Nr. 9 - Domenica 06 Maggio 2001
Nr. 9 - Domenica 06 Maggio 2001
DIMMI COME GESTICOLI E TI DIRO’ CHI SEI (parte nona)
Quando Roberta telefona, le deve attaccare e dire che non la vuole più sentire? Ma se Roberta è una distonia dell’Essere, vincolandole il senso del possesso, non farebbe altro che caricare in Lei il desiderio, perciò Roberta si innamorerà sempre più di Francesco. Non appena Francesco abbasserà la cornetta del telefono, Roberta gli farà quattro telefonate di seguito, con aggressiva rivendicazione. Se invece Roberta è una distonia dell’Avere per amarlo deve possedere più di quanto desidera l’oggetto d’amore, mentre la destabilizza se il desiderio è maggiore del senso del possesso. E’ chiaro che accadrebbe esattamente il contrario attaccando il telefono ad una Roberta della tipologia Avere: in tal caso destabilizzerebbe Francesco immediatamente e non telefonerebbe più. Se Roberta è una distonia dell’Avere, quando Francesco le dice di non volerla più sentire, attuerà seduta stante i meccanismi psicologici destabilizzanti nei confronti di Francesco. Ma se Francesco è un operatore a conoscenza dei simbolismi, sa che Roberta è una distonia dell’Avere che teme il vincolo del possesso e lo teme al punto da provocare un cortocircuito tale da chiudere il rapporto nel momento in cui tale vincolo viene attivato.
La condotta globale dell’individuo Spada sarà improntata all’accusa, alla critica, alla colpevolizzazione. Il soggetto Triangolo adotta, invece, un comportamento comprensivo, protettivo, materno. L’individuo Cerchio è costrittivo, prescrittivi, impositivo. (Benemeglio 1988)
Abbiamo detto che l’individuo si riconosce nel proprio alimentatore e, abitualmente, esprime con il simbolismo questa sua identificazione.
L’identificazione avviene nei confronti del simbolo conflittuale; così un individuo che abbia come alimentatore la Spada, manifesterà un rapporto conflittuale con l’autorità e, in genere, con il padre. Il soggetto con alimentatore Triangolo ha vissuto una conflittualità materna e l’individuo con alimentatore Cerchio invece ha un conflitto con se stesso. (Benemeglio 1988)
VIVERE MEGLIO
I medici: ”L’elettrosmog provoca il cancro”
E l’Enel taglia i fondi alla scomoda ricerca.
“L’elettrosmog può provocare il cancro. L’inquinamento elettromagnetico della corrente è inferiore a quello prodotto dai raggi gamma, da raggi X e dai raggi ultravioletti. Ma il suo impatto sui sistemi biologici è ugualmente elevato. Così come la sua capacità di accrescere il rischio di tumori. Quello che non sì non conosce è la dimensione di questo rischio”. Parla da uomo di scienza Morando Soffritti, vicedirettore della Fondazione Ramazzini di Bologna: parole che portano il peso di anni spesi nella ricerca: E che ha pagato care. Tre miliardi e mezzo per l’esattezza. E’ l’ammontare dei fondi stanziati nel ’95 dall’Enel per una ricerca sui rischi dell’inquinamento elettromagnetico condotto dalla fondazione diretta dal prof. Cesare Maltoni, oncologo di fama mondiale. E “tagliati dalla sera alla mattina”, racconta il dr. Soffritti “ a seguito dei nostri interventi in alcune assemblee di cittadini che volevano saperne di più sui rischi dell’elettrosmog”. E’ questa la spiegazione ufficiale dell’Enel:” Abbiamo deciso di sospendere il finanziamento”, dichiara la società di Chicco Testa, “perché i ricercatori avevano comunicato pubblicamente la loro opinione sui risultati dello studio ancor prima che questo iniziasse”. La stessa giustificazione che l’Enel aveva già dato il 25/3 scorso in una lettera al Corriere della Sera, nella quale smentiva punto per punto i risultati di un’inchiesta del giornalista Carlo Vulpio, tornato nuovamente sulla questione in una sua lettera al Foglio pubblicata ieri. Vulpio ha riportato alla luce la vicenda del finanziamento fantasma alludendo ad una velina ufficiosa che giustificherebbe la repentina decisione dell’Enel. Secondo il giornalista, infatti, la vera spiegazione è da ricercare in una scelta di principio fatta propria dal prof. Maltoni. “Principio cautelativo”, per la precisione, fissato nei documenti dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che impone di sospendere l’utilizzo di strumenti e procedure potenzialmente dannose per la salute pubblica, fino a quando le ricerche non diano risposte chiare e definitive.
Principio che avrebbe messo in discussione tutto l’impianto dell’ente pubblico per l’energia elettrica, compresi fili, cavi e tralicci. Meglio scongiurarlo alla fonte, interrompendo il flusso di soldi e di notizie. Fatto sta che Vulpio, già autore di due articoli sull’elettrosmog (datati 27/3 e 25/4). Non riuscì mai a far pubblicare la terza puntata. Nessuna notizia neanche dall’Enel, che da allora non si è fatta più viva con la fondazione Ramazzini: “La risposta non c’è mai stata”, conferma il dr. Soffritti, “i fondi non sono più arrivati e nessuno si è preso la briga di avvertirci. All’Enel si sono sempre fatti negare, a un certo punto abbiamo smesso di cercarli” e i fondi li hanno trovati altrove. Quel progetto di ricerca elaborato dall’equipe del prof. Maltoni, che prevedeva la costruzione del sistema espositivo (“si riproduce in laboratorio la situazione di esposizione della popolazione che abita in prossimità di linee elettriche su alcune cavie di animali monitorate dalla vita embrionale fino alla morte spontanea”) si farà lo stesso. Partirà tra qualche mese grazie ai fondi ricavati da donazioni pubbliche e private. “servirà a verificare sugli adulti quello che alcune indagini epidemiologiche hanno già verificato sui bambini”, spiega il dr. Soffritti, “e cioè che i soggetti più vicini alle linee elettriche sono quelli più esposti al rischio sviluppo di leucemie”. Un primo dato, solo qualitativo, che non dà però la dimensione del danno.”Non si sa”, aggiunge l’oncologo, “ se nelle stesse condizioni gli adulti sviluppino linfomi, leucemie od altri tumori”. La ricerca durerà tre anni: la vita media della vita di un ratto. Più altri due per l’elaborazione dei dati. E se questi dimostrassero che l’esposizione a vita al flusso di onde elettromagnetiche potenzia il rischio di cancro, l’Enel si vedrebbe costretta a modificare le sue procedure. Se cioè”oggi risulta indifferente far passare in elettrodotto su una scuola materna”, chiarisce il dr. Soffritti, “domani non si potrà più fare”.
(Libero - Anzitutto - 11/01/01 Barbara Romano)
VACCINAZIONI
GLI EFFETTI NASCOSTI DELLE VACCINAZIONI (CIO’ CHE I DOTTORI NON DICONO) (parte terza)
MORBILLO
La vaccinazione impedisce la produzione di anticorpi permanenti. Secondo Black (1984) gli anticorpi da vaccino possono diminuire fortemente dopo solo pochi mesi; le madri non avendo sviluppato la malattia non possono più fornire gli antigeni ai figli; i bambini vaccinati iniziano a subire il morbillo in un’età pericolosa, cosa che non accadeva prima dell’epoca delle vaccinazioni.
Efficacia: nel giugno 1984 la rivista medica “USA MMWR” riportò un’epidemia di morbillo tra studenti di due scuole superiori dell’Illinois e del New Mexico dove il 98% erano stati vaccinati da poco. Gustafson (1987) descrive un’epidemia in una scuola secondaria dove il 99% erano stati vaccinati con virus attenuato. E’ possibile che una persona colpita da morbillo ne venga colpita una seconda volta? No a meno che questa persona non sia stata vaccinata per il morbillo dopo aver avuto la malattia. Secondo i dati della FDA nel 1988, negli USA, l’80% dei casi di morbillo erano di persone precedentemente vaccinate al morbillo.
ROSOLIA
Efficacia: secondo Cherry (1980) l’utilizzo di centinaia di milioni di dosi negli Usa non ha sortito alcun effetto nei confronti delle continue ondate periodiche della malattia, anzi è stata notata la reinfezione da parotite nei vaccinati. Kloch e Rachelefsky (1973) descrissero un’epidemia di oltre mille casi a Camper (Usa) nel 1971 che si presentò nove anni dopo la campagna vaccinale e coinvolse per lo più vaccinati, pari all’83% nelle elementari ed il 52% negli asili. La d.ssa Hartman afferma che la rosolia produce malattia visibile solo nel 2-5% di non vaccinati contro un 50-100% dei vaccinati.
PERTOSSE
Nel 1975 il Giappone decise di posticipare questa vaccinazione (pericolosa) dal secondo mese al secondo anno di vita e nel 1981 fu abolita: A partire dal 1975 la mortalità nei primi mesi di vita scomparve in Giappone, ma aumento l’incidenza di meningite al secondo anno di età. Levine (1966) e Savinski (1973) scrissero che foti dosi di tale vaccino vengono impiegate per facilitare la comparsa di encefalomielite in topi e gatti da laboratorio. Smith dimostrò l’esistenza della meningite da vaccino, in quanto l’aumento del 400% di meningite poteva essere fatto risalire al terzo mese di età. In tutti i Paesi in cui sono partiti massicci programmi di vaccinazioni si sono verificati aumenti del 400% di casi di paralisi cerebrali.
Efficacia. Nell’epidemia di pertosse del 1986 in Kansas era vaccinato.
(La Natura & La Città anno III 10/2000 Lorenzo Acerra con la coll.ne di A.Proietti)
CONSIGLI OMEOPATICI
INATTITUDINE PER LA MATEMATICA
Se vostro figlio non ha una particolare predisposizione o trasporto per la matematica possiamo intervenire con un rimedio omeopatico ad hoc. Nella maggioranza dei casi si riesce ad ottenere un buon risultato.
Quando si somministra il rimedio si fanno sciogliere i globuli in due, quattro, sei cucchiai da caffè di acqua: poi si versa questo soluzione nel caffè, nel the, latte, cioccolata,vino, acquavite, rhum, brodo, ma sempre in modo che il rimedio venga ingerito tutto in una volta. I rimedi dinamizzati a partire dalla 6 CH non possono più subire reazioni chimiche né di conseguenza, alterarsi; questo perché sono allo stato radiante, il 4° stato dei corpi scoperto da fisici inglesi Faraday e Crookes. Pertanto, i rimedi diluiti possono essere somministrati senza alcun inconveniente negli alimenti e nelle bibite.
Passiamo alla pratica.
Calcarea Carbonica 200 CH monodose
dopo 72 H.
Calcarea Carbonica 1000 CH monodose
L’interesse si svilupperà nel giro di tre, cinque, otto settimane.
(J.P.GALLAVARDIN Medico Omeopatico 1825-1897)
LEGGENDO, LEGGENDO
“La libertà di pensiero è la più grande tra le libertà: da essa derivano tutte le altre ed essa è il fondamento dell’autoguarigione e del rispetto per se stessi”.
David Icke
Sei libero: perché non te ne accorgi?
scardinare il sistema con la mente
Ed. Amrita Lit.17.000
Siamo sicuri di possederla questa libertà?
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