RUBRICHE
• La Terapia Cicatrizzante
• Omeopatia
• Agopuntura
• Floriterapia di Bach
• Radionica
• Iridologia Olistica
• Vivere meglio
• Vaccinazioni
• Consigli alimentari
• Ambulatorio veterinario
• La pulce nell' orecchio
• E-mail all' editore
|
Omeopatia
La Soppressione
MEDICINA OMEOPATICA
La Soppressione
Col termine soppressione S.F.C. Hahnemann descrisse il processo,
evidente in molte sindromi, perciò un disturbo interno
più importante faceva seguito all'intervento locale
su manifestazioni esterne (eruzioni cutanee, verruche, ecc.)
od a causa di blocchi delle secrezioni normali dell'organismo
(ad esempio il blocco della sudorazione).
Gli apparvero evidenti relazioni altrimenti non verificabili
né comprensibili come ad esempio quella tra soppressione
di una malattia infettiva e manifestazioni epilettiche.
Chi chiarì sistematicamente questo processo, identificandone
le successioni e le relazioni, fu H. H. Reckeweg che compose
una tavola sinottica (Tavola omotossicologica delle vicariazioni)
in cui è possibile ritrovare la via che collega gli
eventi morbosi esterni ed interni percorrendola in entrambe
le direzioni.
Egli elaborò una teoria, poi verificata nei decenni
successivi da milioni di conferme puntuali, detta del "fenomeno
della vicariazione" che collega eventi superficiali e
profondi come anelli di una catena.
Si parla di vicariazione progressiva quando si produce un
disturbo più interno a causa della soppressione di
uno più esterno e di vicariazione regressiva nel caso
di risoluzione di un disturbo interno a seguito dell'attivazione
di una manifestazione superficiale.
Quest'interpretazione dei collegamenti fra i vari distretti,
come già Hahnemann aveva ben compreso, ha comportato
un totale cambiamento nelle procedure diagnostiche e nell'interpretazione
del significato e della successione delle patologie chiarendo
anche relazioni insospettate come, emblematica, quella tra
le vaccinazioni e la comparsa di patologie psichiche e fisiche
gravi (ossessioni, tumori, malattie degenerative).
Da queste osservazioni è derivata la "Legge di
guarigione" di cui già Hahnemann aveva enunciato
i capisaldi e che Reckeweg ha confermato e chiarito con la
descrizione del fenomeno della vicariazione.
La nozione di "soppressione", e soprattutto l'idea
che essa possa avere degli effetti nocivi, è quasi
totalmente estranea alla Medicina Allopatica.
Questa Medicina, al contrario, si sforza di eliminare ciò
che affligge il malato e lo dichiara "guarito" non
appena questo accade.
E' così che si "guarisce" una diarrea sopprimendola
con degli astringenti; una cistifellea o un'appendice malata
togliendole; un fibroma asportandolo; un eczema "facendolo
rientrare" con delle pomate o con delle radiazioni; si
sopprimono le emorroidi o le varici iniettandovi un liquido
sclerosante o asportandole.
Si considera in seguito il malato guarito dalla sua affezione
e se ne presenta un'altra qualche tempo dopo, non si riconosce
la relazione fra l'affezione soppressa e quella appena apparsa.
Gli effetti nocivi delle soppressioni sono di varia natura
e si possono incontrare le conseguenze più svariate
e più inaspettate.
Esse possono interessare tutti i sistemi dell'organismo: il
sistema nervoso, l'apparato respiratorio, l'apparato circolatorio,
gli organi di senso, gli organi digestivi e possono provocare
disturbi in zone anche molto distanti da quella della soppressione.
Ad esempio la soppressione di un'eruzione ha spesso com'effetto
l'apparizione di un'asma, dell'emicrania o dei reumatismi.
Molti disturbi anche di una certa gravità, possono
essere la conseguenza di una soppressione, ad esempio l'ipertensione,
aritmie e palpitazioni, disturbi cardiaci e circolatori, all'apparato
locomotore in particolare reumatismi alle anche e alla colonna
vertebrale, disturbi digestivi e alle vie urinarie ecc.
Sarà quindi utile riflettere attentamente prima di
arrestare una secrezione, prima di affrontare un intervento,
prima di togliere un utero, una semplice verruca o qualsiasi
altra cosa.
E' bene chiedersi se l'intervento, utile per certi versi,
non sarà poi nocivo per altri e se non si rischia una
sostituzione morbosa più grave a causa di questa soppressione.
SOPPRESSIONE DELLE ERUZIONI.
La soppressione di un'eruzione può provocare l'asma,
l'emicrania o un reumatismo.
Il pericolo delle eruzioni soppresse è maggiore quando
si usano delle applicazioni esterne per farle retrocedere:
pomate e radiazioni sono i mezzi più incriminati per
queste azioni.
Quando si tratta di bambini piccoli, queste soppressioni possono
avere delle incredibili conseguenze sul resto della loro vita.
Nel suo Repertorio, Kent cita in particolare come conseguenza
d'eruzioni soppresse la mania, la follia, l'epilessia, il
sonnambulismo, gli stati d'incoscienza, l'inebetimento e il
coma, le vertigini, le emicranie ribelli, l'asma, i disturbi
respiratori e le tossi ribelli e croniche, come pure le paresi
e le paralisi.
SOPPRESSIONE DELLE TRASPIRAZIONI E DELLE SUDORAZIONI.
La traspirazione e la sudorazione sono processi utili che
aiutano l'organismo ad eliminare tossine.
Per questo motivo una soppressione è molto dannosa.
Quando alle giovani reclute sudavano i piedi, si spalmava
loro la pianta col formolo per bloccare la traspirazione.
Ci si è accorti però che i soldati così
trattati si ammalavano poco dopo e presentavano spesso delle
crisi d'asma, così tale pratica è stata abbandonata.
Si è visto che sopprimendo la traspirazione si manifestano
poi sintomi quali emicrania, asma, reumatismi, diarrea e disturbi
nervosi.
SOPPRESSIONE DI CISTI, VERRUCHE, LIPOMI.
L'asportazione chirurgica di verruche, cisti lipomi e formazioni
simili, provoca l'apparizione di disturbi completamente inattesi
e situati anche in zone del corpo assai lontane dalla formazione
asportata.
Prima di procedere ad un'asportazione chirurgica sarà
bene verificare se queste formazioni sono in fase attiva e
riflettere sul fatto che se queste formazioni si producono,
c'è una causa interna che non è ancora nota
e che non potrà essere eliminata con la semplice asportazione
del sintomo.
SOPPRESSIONE DI LINFOGHIANDOLE.
La linfoghiandola è uno sbarramento utile, infatti,
quando dei microbi penetrano nelle vie linfatiche attraverso
una lesione aperta a livello della cute o di una mucosa, la
ghiandola della regione corrispondente si gonfia a causa dei
meccanismi di difesa che vi fanno affluire innumerevoli linfociti
per fagocitare gli intrusi.
La ghiandola è quindi uno sbarramento difensivo che
se eliminato permetterà ai microbi, ai virus o a qualsiasi
altro elemento microscopico di accedere più facilmente
all'organismo.
Bisogna quindi essere veramente prudenti prima di procedere
alla rimozione di una ghiandola (ad esempio, una tonsilla)
e bisogna chiedersi sempre quale sia la sua utilità.
SOPPRESSIONE D'EMORROIDI E VARICI.
Anche la soppressione delle emorroidi non è inoffensiva.
Sono, infatti, frequenti i casi di crisi epatiche e di disturbi
cronici del fegato in seguito ad interventi di questo tipo.
Ciò è spiegabile anche anatomicamente se si
considera che le vene emorroidarie sono in diretta relazione
col fegato per mezzo della vena porta.
Si possono sviluppare inoltre sintomi quali emicrania, asma,
eruzioni cutanee e fistole anali.
La soppressione delle ulcere, in particolare delle varicose,
grazie all'applicazione di pomate, di radiazioni, di fasciature
occlusive, ecc., è anch'essa nociva.
Le persone che presentano delle ulcere sono generalmente soggetti
molto intossicati, quindi sopprimendo tali vie di sfogo, cioè
le ulcere, le tossine non potranno più essere evacuate
e cercheranno un altro punto di deposito.
Si manifesterà così una nuova malattia!
(Federica Dott. Calanca - Psicologa -)
|
|