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Radionica
Le interpretazioni più estreme

L'ANGOLO DEL RADIONICO - a cura di Diego Melandri, radionico


LE INTERPRETAZIONI PIU' ESTREME

Da lettore curioso ed entusiasta di tutto quanto volge ad interpretazioni olistiche dell'uomo e delle energie che lo contornano, devo ammettere che sto ricavando una costante sensazione, e sempre più netta da recenti libri che ho potuto leggere.
Come premessa devo dire che io non sono un lettore che cerca solamente informazioni o teorie convincenti, ma sono in cerca di tracce e conferme di quanto già fa parte della mia formazione, che è quella di Radionico della Luce Bianca.
La sensazione di cui sopra è che da molte parti ci si avvicina ai temi e alle questioni già risolte dalla Radionica, ma sia dichiarandole di là da venire in un futuro indefinito, oppure ponendole come una precisa tendenza d'avvicinamento che sfugge però l'identificazione e il riconoscimento di una disciplina che possiede già le
medesime credenze, quasi che certi autori gestiscano il progetto di voler dichiarare una loro paternità a teorie e credenze che fanno parte della "summa" della disciplina Radionica da tantissimo tempo.
Prenderò ad esempio due autori recentissimi che hanno fatto parlare di sé: Hamer e Icke.
Hamer licenzia come sua la teoria che il cancro proviene da un'emozione negativa inaspettata che il soggetto ha vissuto particolarmente male e per un tempo abbastanza lungo da ingenerare in lui quel gran problema.
Il riconoscere tal emozione negativa da parte del soggetto è, secondo Hamer, la chiave della guarigione.
La Radionica della Luce Bianca, che ovviamente ha fatto dello studio del cancro una delle parti più esaustive di tutta la disciplina, vede il teorema Hamer come una ma solamente una delle componenti di un male così complesso.
In estrema sintesi, il teorema di Hamer mi ricorda la risoluzione del topo saggio che voleva salvare i suoi simili dalle grinfie di un gatto particolarmente dotato: bastava mettere al collo del gatto un bubbolo sonoro, per cui i topi avvertivano i movimenti del gatto e potevano mettersi in salvo.
Per i topi il problema vero era il come arrivare a mettere un bubbolo sonoro al collo del gatto, per il sistema Hamer la difficoltà consiste nel trovare la reale emozione negativa origine del male.
Sempre che, e darlo come postulato fisso è pura poesia, sia poi così facile, e sempre che la persona affetta da tale male voglia veramente cercare una via di guarigione. Troppe secondo me sono le persone colpite dal cancro che, a parole, darebbero e farebbero qualsiasi cosa pur di guarire, nella realtà dei fatti pochissime sono
le persone che trovano in sé la forza sufficiente per combattere con successo, naturalmente aiutati e guidati, e per vincere ritornando ad una forma di vita attiva.
La maggior parte dei malati di questo male hanno sì desiderio di guarire, ma lo vorrebbero col minor numero di sacrifici possibile, rinunciando ad un minimo delle proprie abitudini e per un tempo abbastanza breve. In aggiunta a questo, le persone sono abituate a coprire di gran riservatezza i momenti pesanti della loro vita, per cui non risulterà affatto facile far emergere l'emozione negativa radice del loro
Male.
Se ottimisticamente vogliamo "saltare" tutte queste difficoltà possibili, non è molto credibile che l'emergere alla mente conscia di tal emozione negativa possa portare alla guarigione senza altro intervento che completi e coroni l'opera. Va tenuto conto anche del danno che tal emozione può aver creato negli anni in cui è stata libera di operare e di creare disastri nel corpo energetico del soggetto preso in considerazione.
La Radionica ne tiene conto, e non va dimenticato che questa procedura è solo un punto di partenza.
Questo teorema di Hamer sa molto di psicologia, dove un tecnico specializzato cerca di fare esternare ad un paziente la sporcizia del proprio animo e lì lo lascia, considerando assolto il proprio compito.
Tutto il turbamento dovrebbe svanire miracolosamente, o almeno così si legge nei resoconti trionfalistici della categoria. La reticenza del soggetto ed il numero delle sedute necessarie all'identificazione del problema vissuto dalla persona, postulato che si sia proprio colpito il bersaglio nel suo centro, per la categoria sono particolari trascurabili.
La Radionica ha la possibilità di individuare l'emozione negativa anche se la mente di chi si sta indagando vorrebbe creare una falsa informazione; non solo, in caso di reticenza è in grado di raccogliere dati precisi ulteriori in grado di sgretolare la mistificazione, voluta oppure no. Ma ripeto, per la Radionica questo è solo un primo movimento di avvicinamento al problema cancro, che è considerato talmente oneroso d'impegno quale nessun altro.
Passando ad un altro autore, che veramente ha accennato con rispetto alla Radionica, ma che secondo me non ne ha conosciuto le piene potenzialità, devo dire che espone con coraggio le sue asserzioni.
Icke, nel terzo libro che è stato edito, ipotizza la Terra come una prigione energetica da cui è quasi impossibile sfuggire. Non è il primo ad identificare la Terra come una sede poco idilliaca, già Lakhowsky nei primi anni del Millenovecento, vedeva la Terra come un pianeta-purgatorio. Il tema è indubbiamente interessante, e forse anche vicino alla verità, ma come al solito, esso è datato e già ampiamente studiato dai radionici.
Senza andare ad analizzare se esiste una persona o una civiltà o se esistano dei padroni o dei controllori cui imputare la responsabilità di un certo stato di cose, la Radionica ha da sempre esposto come dato di fatto che l'essere umano può essere rallentato o comunque impedito a trovare in se stesso gli stimoli per il proprio miglioramento e per la propria evoluzione da un numero altissimo di strutture energetiche devianti e contrastanti che possono assediare e mantenere impegnato ogni umano in una lotta di liberazione che molto spesso richiede l'intervento e l'aiuto esterno di una provata efficacia.
La Radionica classifica queste difficoltà come ostacoli al percorso di vita che c'è proposto in quest'incarnazione.
Sono pesi, carichi energetici, impegni e deviazione dalla propria attenzione interiore di cui bisogna liberarsi.
La Radionica è presente per questo, non per nulla il suo primo comandamento è:
proteggere quest'incarnazione. L'incarnazione di tutti.
L'immagine che si propone all'esterno è la seguente: l'uomo è come un'auto dimenticata sotto una tettoia, il tempo ha depositato polvere, la natura ha sviluppato rampicanti, insetti e larve, ragni e formiche ne sono diventati gli inquilini. Quando quest'uomo incontra la Radionica, gli sono tolti i rampicanti, è disinfestato dagli insetti, nettato dalla polvere, lavato, ripulito.
Solo a questo punto sarà possibile aprire quest'auto, alzarne il cofano per guardare il motore, verificarne le vie di alimento e di scarico, verificarne le condutture elettriche, fornirla della benzina giusta.
La visione di Icke è quella dell'auto ricoperta e sporca sotto la tettoia, ovviamente viene da pensare che non potrà fare molta strada da dove si trova, ovviamente viene da pensare che le energie contrarie accostate al mezzo meccanico possano essere insormontabili e che quel tipo di battaglia liberatoria non valga la pena di intraprenderla. La filosofia ovvero la speculazione sul chi o il come si sia creata la situazione intricata di come si presenta l'auto della nostra immagine, è una parte
mentale che crea ben poco beneficio, e lascia la situazione tal e quale.
Ognuno di questi libri, è stato oggetto di sottolineature nelle parti che sono identificabili con la Radionica come sistema di credenza o dove per poco da essa si vogliono discostare per qualsivoglia motivo, ognuno di questi passi potrebbe essere oggetto di discussione, ma nessuno degli argomenti di questi libri, per
quanto audaci siano le teorie ivi esposte, non sono capaci di uscire dalla comprensione operativa di quanto la Radionica è capace di sapere e anche di modificare.
La Radionica è lavoro, lavorare su se stessi tramite questa disciplina libera le possibilità che ogni uomo possiede, per andare dove vorrà, dove per esso sarà possibile, ma certamente sarà pazzesco pensare d'andare evolutivamente da qualche parte se non si è messo a punto perfettamente il proprio veicolo, considerato che abbiamo solo questo, considerato che abbiamo questa vita a disposizione, e non siamo veramente sicuri di poterne avere un'altra.
Ricordo l'affermazione del Dr. Ross, responsabile per il Canada della Radionica della Luce Bianca: " meglio darsi da fare con la Radionica che abbiamo incontrato in questa vita, non è detto che la potremo incontrare in una vita futura ".
(Diego Melandri - Radionico -)



 
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